Cafè Coraggio unisce le donne

Venerdì 23 Marzo 2018
Cafè Coraggio unisce le donne
L'INIZIATIVA
TREVISO Vedere che la strada è sì lunga e tortuosa, ma che altre donne alle prese con lo stesso drammatico problema l'hanno già percorsa arrivando al traguardo dà coraggio e fiducia. Due ingredienti che servono quasi quanto una buona e tempestiva cura quando si ha a che fare con un tumore al seno. È questo il messaggio che sta alla base del nuovo servizio messo in piedi dalla Lilt di Treviso, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. Si chiama Cafè Coraggio.
L'INCONTRO
È una sorta di sportello, o per meglio dire un salotto, dove le donne che si sono già messe alle spalle una neoplasia alla mammella accoglieranno quelle a cui è appena stata fatta la diagnosi. Testimoniando così che con la determinazione, a cui si deve sempre aggiungere un pizzico di fortuna, è possibile battere il cancro. L'iniziativa è stata presentata ieri nella sede della Lilt di via Ospedale. Tre volontarie hanno già dato la loro disponibilità, ma il numero è destinato a salire. Si inizia con un incontro al mese nella sede della Lilt o nei locali della casa di cura Giovanni XXIII di Monastier, che collabora al progetto e che ieri ha donato all'associazione 5mila euro raccolti nei mesi scorsi.
L'OBIETTIVO
«Non si tratta di una consulenza medica, ma di un rapporto tra donna e donna specifica Alessandro Gava, presidente provinciale della Lilt le donne operate al seno si mettono a disposizione per raccontare la propria esperienza, gli stati d'animo, le difficoltà e le mete raggiunte, in modo tale da infondere coraggio in chi è chiamato ad affrontare un percorso simile». Tra le volontarie c'è Graziella Morandin, di Mogliano a cui è stato diagnosticato un tumore al seno all'età di 45 anni. «Il tumore al seno ti sconvolge la vita. Per questo è fondamentale portare sostegno e aiuto spiega è una cosa che ti piomba addosso dal cielo. Causa momenti di sconforto, ma se si riesce a cambiare la prospettiva, si può tornare ad avere fiducia nella vita».
L'ALLARME
Ed è fondamentale visto che il numero di donne che si ammalano prima del 50 anni è in lenta ma costante crescita. Ogni anno nella Marca si contano tra gli 800 e i 900 nuovi casi di tumore al seno. Nel 22% sono colpite under 50. La prima arma è sempre la prevenzione. La Lilt ha appena aderito a un progetto dell'Usl per andare a intercettare oltre 1.300 giovani mamme negli asili trevigiani. E in questi giorni sta portando avanti una serie di iniziative sul territorio in occasione della Settimana nazionale della prevenzione oncologica. Tra Treviso, Montebelluna, Oderzo, Vittorio Veneto, Castelfranco e Conegliano, l'associazione offre olio extravergine, simbolo della dieta mediterranea e di una corretta alimentazione: una dieta sana assieme a un consumo moderato di alcol, all'attività fisica e all'astensione dal fumo costituisce il pilastro della prevenzione primaria.
Mauro Favaro
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