CA' SUGANA
TREVISO «Nessuna bocciatura, ma una promozione per tutti».

Lunedì 25 Maggio 2020
CA' SUGANA
TREVISO «Nessuna bocciatura, ma una promozione per tutti». Il sindaco Mario Conte sa perfettamente che il giro di vite dato ai dirigenti comunali, soprattutto il cambio di gestione del settore Urbanistica passato dallo storico dirigente Stefano Barbieri (che ha preso Ambiente e Mobilità) a Roberto Bonaventura (che ha già l'Edilizia), rappresenta una scelta epocale. E la notizia di questo rimescolamento ha provocato reazioni a non finire anche nel centrosinistra. Per cinque anni una parte della maggioranza che sosteneva il sindaco Giovanni Manildo ha chiesto cambi nei settori chiave, ma senza ottenere molto. E oggi Roberto Grigoletto (Pd), vicesindaco di quella giunta, osserva: «Qualcuno dice che Manildo ha sbagliato soprattutto a non intervenire sui dirigenti, alcuni dei quali erano arrivati negli anni di amministrazione leghista precedenti alla nostra Amministrazione: non è vero che non siano stati fatti dei cambiamenti; qualcuno invece è stato tecnicamente impossibile trasferirlo di settore, anche se probabilmente avrebbe potuto fare meglio altrove; su altri ancora, lo ammetto, qualche amministratore fu all'epoca abbastanza... improvvido. La differenza sostanziale però è che quando è arrivato Conte buona parte dei dirigenti ha cominciato ad andarsene e lui ha potuto beneficiare di un turn-over potendo scegliere i sostituti e avviando una ristrutturazione grazie all'intelligenza dell'assessore Manera».
IL DUBBIO
L'ex vicesindaco sottolinea poi che «La Lega ha sempre mosso i dirigenti come pedine, funzionali al sistema di controllo politico della macchina». E non nasconde un sospetto: «L'unica perplessità che conservo riguarda l'abbinamento Urbanistica ed Edilizia. E se la omogeneità dei settori in capo ai dirigenti va bene nel caso ad esempio di Sociale Istruzione e Sport, affidato a un ottimo dirigente quale il dottor Pivato, dall'altro avrei tenuto distinte per questioni di opportunità, Urbanistica ed Edilizia. Da capire se l'architetto Barbieri sia stato retrocesso o se abbia conservato la medesima posizione. Vista la attenzione di Conte per l'ambiente, ho qualche riserva». Sul punto è molto più esplicito Luigi Calesso (Coalizione Civica): «Quello che mi disturba è il passaggio dell'Urbanistica da Barbieri a un altro dirigente perché mi suona ancora troppo vicino nel tempo il parere con cui lo stesso Barbieri metteva in discussione, è un eufemismo, la regolarità formale dei passaggi amministrativi che hanno portato alla concessione delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione del complesso edilizio del bosco verticale in Restera. Mi pare che l'allontanamento di Barbieri da quell'incarico possa far pensare a qualcuno che il suo parere sul bosco verticale non sia stato gradito. Ecco, se l'amministrazione ora chiarisse che qual parere è stato apprezzato ci toglierebbe un dubbio sgradevole».
LA REPLICA
Il sindaco però rispedisce al mittente dubbi e insinuazioni: «Ricordo a tutti che l'operazione del Bosco Verticale nasce e si sviluppa con l'amministrazione di centrosinistra, non con noi. E non condiziona di certo le nostre decisioni. E poi non si dica che qualche dirigente sia stato sminuito: Barbieri seguirà Ambiente e Mobilità e Politiche Comunitarie, settori strategici. Alla Spigariol è stato tolto lo Sport per consentirle di concentrarsi su un campo per noi fondamentale come i Lavori Pubblici. Tutte le scelte sono state fatte dopo approfondite discussioni e riflessioni, con il solo obiettivo di migliorare tutti i processi decisionali». E poi torna sull'Urbanistica: «Affidare a un unico dirigente Edilizia e Urbanistica è una scelta quasi ovvia, sensata, per far rendere al meglio quei settori. Doveva essere fatta cinque anni fa, ma così non è stato forse per poco coraggio o non so per quali altre logiche. L'unico nostro scopo è portare benefici alla città. E la mia fortuna è di avere dirigenti e dipendenti di altissima qualità. Grazie a loro è possibile affrontare e sviluppare qualsiasi tematica».
Paolo Calia
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