Borgo Cavalli, il super polo sanitario pronto a giugno

Domenica 16 Febbraio 2020
Borgo Cavalli, il super polo sanitario pronto a giugno
IL CANTIERE
TREVISO Tra poco più di tre mesi chi abita a Treviso e nella prima cintura urbana non sarà più costretto a macinare chilometri per andare a fare un esame o una visita specialistica. A giugno sarà pronto il nuovo borgo Cavalli: un super polo sanitario da oltre 500mila prestazioni sanitarie all'anno dedicato a tutti i residenti nel capoluogo e nei suoi dintorni, senza distinzioni di età. L'annuncio arriva da Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. I lavori di ampliamento del poliambulatorio - intervento da 300mila euro - vedono ormai il traguardo. Una volta terminati, borgo Cavalli potrà contare su 15 nuovi ambulatori che andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti. E verrà aumentato anche il personale: oltre ai medici già in servizio a Treviso, verrà rafforzato il gruppo di specialisti provenienti dall'ospedale di Motta di Livenza. Grazie a queste due mosse, l'Usl potrà garantire a chi abita nel capoluogo e nel suo hinterland visite ed esami vicino a casa, senza dover più percorrere anche più di cento chilometri, tra andata e ritorno, per raggiungere l'Oras di Motta. Si stima che verranno tagliati oltre 100mila viaggi all'anno. A breve tutti potranno far riferimento alle strutture trevigiane: da borgo Cavalli, appunto, all'ospedale Ca' Foncello, senza scordare l'ospedale San Camillo, privato convenzionato. Le trasferte saranno un'eccezione. Inizialmente l'Usl aveva provato ad azzerarle per gli anziani con più di 75 anni, le donne incinte, i bambini e le persone con disabilità. A breve, invece, varrà per tutti. «Prevediamo di finire i lavori a borgo Cavalli per il prossimo giugno conferma Benazzi ormai siamo in dirittura d'arrivo». L'ampliamento degli ambulatori consentirà di ridurre ulteriormente le liste d'attesa. L'ultimo report indica che nella seconda parte dell'anno scorso i tempi sono stati quasi sempre rispettati. Negli ultimi sei mesi del 2019 nel distretto di Treviso il 99% delle visite con priorità B, entro dieci giorni dalla prenotazione, è stato erogato nei tempi previsti. Si scende un po' sulla priorità D, entro 30 giorni dalla prenotazione: 92%. Per poi risalire con la priorità P, entro 60 o 90 giorni dalla prenotazione, secondo l'indicazione del medico: il 95% delle prestazioni è stato eseguito rispettando la tempistica. Ora si potrebbe fare pure meglio. Ma si chiede un aiuto, quando possibile, anche da parte degli stessi pazienti. Il sistema di prenotazione dell'Usl fatica a rispondere in modo tempestivo offrendo un secondo posto a chi rifiuta il primo appuntamento disponibile, perché magari fissato in un'altra struttura rispetto a quella a cui si fa abitualmente riferimento.
M.F.
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