Biosfera del Grappa: «Ora i progetti»

Venerdì 17 Settembre 2021
ASOLO
«Entrare nel Mab Unesco innesca un circolo virtuoso di progettualità all'interno della rete della biosfera, significa non essere più da soli ma lavorare in maniera corale con un profilo internazionale». Sono d'ampio respiro le prospettive che già si vedono all'orizzonte a un giorno dal riconoscimento per il Monte Grappa del titolo Mab Unesco, e gli attori che hanno lavorato affinché questo sogno diventasse realtà da ieri si sono rimboccati le maniche per istituire governance e obiettivi da raggiungere. A parlarne è Anna Agostini, che ha seguito il percorso di candidatura sin dalle sue prime battute e che mette subito in chiaro: «Abbiamo festeggiato ed ora si comincia subito a lavorare. Abbiamo offerto al Mab Unesco un simbolo di guerra, il nostro sacrario, che vuole però offrire la pace ed essere un elemento caratterizzante per tutti noi afferma La sfida più grande è e sarà quella di portare il globale nel locale. Si tratta di un cambiamento epocale per il nostro territorio e sarà un percorso che non ci vedrà correre da soli ma tutti insieme, 105 realtà, oltre 180mila persone e tre province quella di Treviso, quella di Belluno e quella di Vicenza con 25 Comuni».
IL CONTRIBUTO
Realtà che hanno contribuito, ognuna per le proprie competenze e settori, a creare il dossier che ha portato a ottenere il titolo fatto di 152 progetti. «Questa è una grande opportunità per il territorio, un riconoscimento per tutta l'area che porterà a uno scambio di buone pratiche, strumenti e partnership tra tutti i territori Mab Unesco aggiunge Agostini In questo programma di crescita della nostra area avremo quindi il supporto di tanti. Non metteremo dei vincoli aggiuntivi, ci sono già e punteremo a valorizzare gli esistenti. Trasporteremo il globale nel locale definendo degli obiettivi attraverso dei tavoli tematici dove tutti potranno dare il loro supporto». Il passo successivo, dopo l'ottenimento del titolo, è ora quello di definire una governance fatta da un coordinatore, un comitato di gestione che ha il compito di lanciare delle idee di lavoro e un'assemblea consultiva che è mente e cuore dei progetti. L'assemblea è la parte più corposa della governance che vede al suo interno tanti tavoli di lavoro composti dalle associazioni che hanno aderito al percorso e a tutti coloro che nel tempo vorranno portare il proprio contributo.
I PROSSIMI PASSI
«Entro il 24 settembre creeremo e comunicheremo i tavoli di lavoro spiega Agostini Poi procederemo con la creazione del logo tenendo presenti i lavori fatti dalle scuole con il concorso che avevamo proposto e continueremo a portare avanti progetti proprio con gli studenti. Questa per noi è una responsabilità verso il nostro territorio e tutto il mondo. Ma non siamo soli». A confermare che essere dentro al Mab Unesco è un po' come far parte di una grande famiglia, è anche Francesca Bampa, project office dell'Unesco. «Il Mab vuole promuovere con una base scientifica la relazione equilibrata tra uomo e territorio spiega Bampa Ci sono 714 siti in 219 paesi, siti d'eccellenza sia culturale sia territoriale sia umana. Noi cerchiamo di creare dei progetti comuni. Tra gli ultimi proposti ce ne sono stati alcuni legati alla pandemia e alla resilienza dei siti Unesco durante questo periodo duro».
Lucia Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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