Bimba muta la scuola individua 2 operatori

Martedì 23 Ottobre 2018
PAESE
«Lisa a scuola è rimasta senza supporto: quando parla con la Lingua dei segni, nessuno la comprende. Ad oggi non può contare nemmeno per 5 minuti su un addetto all'assistenza che conosca la Lis. Mi ero offerta, ovviamente a titolo gratuito, per andare a farle da mediatrice in classe. Almeno fino a quando non si trova un nuovo addetto. Ma mi è stato detto di no». Raffaella Buziol, madre della bambina di 10 anni colpita da disprassia, vede e sente ma non può parlare, se non attraverso i segni, appunto, racconta così il ritorno della piccola sui banchi della classe quarta delle elementari Pravato dopo la sua denuncia pubblica sull'assenza di un mediatore specializzato nella Lis. Quello che aveva seguito l'alunna fino a pochi giorni fa, ha dato le dimissioni. Ha scelto un'altra strada. Sia l'istituto comprensivo Casteller che l'Usl hanno assicurato che stanno facendo di tutto per trovare un sostituto. «Le dimissioni dell'addetto all'assistenza sono arrivate all'improvviso. Adesso stiamo lavorando per trovare un sostituto, ma ci sono inevitabili tempi tecnici sottolinea la preside Paola Rizzo ci siamo subito attivati come scuola. La ricerca non spetterebbe a noi, ma se si può dare una mano non ci tiriamo indietro. E ora si stanno già valutando alcuni nominativi». L'istituto ha indicato alla cooperativa Il Girasole il nome di un addetto che conosce la Lingua dei segni pronto a entrare in servizio. Non dovesse andare bene, c'è già un secondo nome individuato attraverso la cooperativa Comunica. Oggi ci sarà il primo colloquio. Il nodo dovrebbe essere risolto entro fine settimana. «Come istituto, sul fronte dell'inclusione degli studenti con disabilità facciamo anche di più di quanto previsto tira le fila Rizzo abbiamo seguito Lisa facendo tutto il possibile per darle risposte adeguate». (mf)
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