SUL MERCATO
TREVISO Mancano all'appello ancora 5 milioni per completare il quadro finanziario del maxi piano di cohousing da 12 milioni di euro, formato da 45 appartamenti per persone autosufficienti tra i 60 e gli 80 anni, attraverso il quale l'Israa punta a trasformare la zona di borgo Mazzini e piazzale Burchiellati in un quartiere a misura di anziano. Per recuperarne almeno una parte, l'istituto di assistenza agli anziani procederà con un nuovo giro di vendite. Il pezzo forte, stavolta, sarà villa Calzavara, la storica struttura rossa che sorge in via Francesco Baracca, lungo il Put, proprio davanti alla Penisola del Paradiso. Oggi l'immobile ospita al piano terra, grazie a un comodato d'uso gratuito, il circolo anziani del Comune di Treviso. Ma la Regione ha già autorizzato la sua cessione. Dopo aver trovato l'accordo con Ca' Sugana, si procederà. «A ottobre uscirà un nuovo bando annuncia Giorgio Pavan, direttore generale dell'Israa non si tratta di svendere il patrimonio. Tutt'altro. Facciamo una ripatrimonializzazione. Le entrate provenienti dalla vendita delle strutture che per noi rappresentano solo costi di manutenzione, vengono usate per finanziare il piano di cohousing. Il patrimonio, in buona sostanza, resta invariato. Con un dettaglio fondamentale: viene dato sempre più valore al nostro core business, all'Umberto I e a tutte le strutture collegate».
GIÀ CEDUTI
L'istituto ha già ceduto il palazzo delle ex Acli di via San Nicolò. E' stato venduto alla società montebellunese Infinite di Patrizio Bof per un milione 150mila euro. Una volta restaurato, l'immobile settecentesco dovrebbe ospitare residenze di pregio e uffici. Al momento è destinato a servizi. Prima di procedere, quindi, si dovrà probabilmente ottenere un cambio della destinazione d'uso. La vendita del palazzo ex Acli ha seguito quella del palazzo ai civici 30 e 32 di via Barberia, davanti a Ca' dei Ricchi, a due passi da piazza dei Signori. Era stato inserito nel primo giro di cessioni da 2,1 milioni di euro. Per l'immobile della Barberia, l'Israa ha incassato 610mila euro. Ora, stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere ristrutturato e poi trasformato in una struttura ricettiva per turisti. Insomma, si va avanti a testa bassa. Dieci giorni fa Luigi Caldato, presidente dell'istituto, ha inaugurato il il nuovo pensionato Tito Garzoni: il primo passo verso il quartiere a misura di anziano. Nel palazzo di via Manzoni sono stati ricavati 11 appartamenti per anziani autosufficienti. L'Israa ha ricevuto addirittura 130 domande.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Mancano all'appello ancora 5 milioni per completare il quadro finanziario del maxi piano di cohousing da 12 milioni di euro, formato da 45 appartamenti per persone autosufficienti tra i 60 e gli 80 anni, attraverso il quale l'Israa punta a trasformare la zona di borgo Mazzini e piazzale Burchiellati in un quartiere a misura di anziano. Per recuperarne almeno una parte, l'istituto di assistenza agli anziani procederà con un nuovo giro di vendite. Il pezzo forte, stavolta, sarà villa Calzavara, la storica struttura rossa che sorge in via Francesco Baracca, lungo il Put, proprio davanti alla Penisola del Paradiso. Oggi l'immobile ospita al piano terra, grazie a un comodato d'uso gratuito, il circolo anziani del Comune di Treviso. Ma la Regione ha già autorizzato la sua cessione. Dopo aver trovato l'accordo con Ca' Sugana, si procederà. «A ottobre uscirà un nuovo bando annuncia Giorgio Pavan, direttore generale dell'Israa non si tratta di svendere il patrimonio. Tutt'altro. Facciamo una ripatrimonializzazione. Le entrate provenienti dalla vendita delle strutture che per noi rappresentano solo costi di manutenzione, vengono usate per finanziare il piano di cohousing. Il patrimonio, in buona sostanza, resta invariato. Con un dettaglio fondamentale: viene dato sempre più valore al nostro core business, all'Umberto I e a tutte le strutture collegate».
GIÀ CEDUTI
L'istituto ha già ceduto il palazzo delle ex Acli di via San Nicolò. E' stato venduto alla società montebellunese Infinite di Patrizio Bof per un milione 150mila euro. Una volta restaurato, l'immobile settecentesco dovrebbe ospitare residenze di pregio e uffici. Al momento è destinato a servizi. Prima di procedere, quindi, si dovrà probabilmente ottenere un cambio della destinazione d'uso. La vendita del palazzo ex Acli ha seguito quella del palazzo ai civici 30 e 32 di via Barberia, davanti a Ca' dei Ricchi, a due passi da piazza dei Signori. Era stato inserito nel primo giro di cessioni da 2,1 milioni di euro. Per l'immobile della Barberia, l'Israa ha incassato 610mila euro. Ora, stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere ristrutturato e poi trasformato in una struttura ricettiva per turisti. Insomma, si va avanti a testa bassa. Dieci giorni fa Luigi Caldato, presidente dell'istituto, ha inaugurato il il nuovo pensionato Tito Garzoni: il primo passo verso il quartiere a misura di anziano. Nel palazzo di via Manzoni sono stati ricavati 11 appartamenti per anziani autosufficienti. L'Israa ha ricevuto addirittura 130 domande.
Mauro Favaro
