Bando periferie a fine mese il nuovo progetto

Mercoledì 21 Febbraio 2018
IL BANDO
TREVISO Bando periferie: la prossima settimana sarà completato il nuovo progetto per Santa Maria del Rovere firmato da DBA progetti. In ritardo di una decina di giorni sulla tabella di marcia perchè le pratiche burocratiche hanno richiesto una piccola dilazione, ma comunque in tempo per essere trasmesso al Ministero e assicurare a Treviso i 15 milioni messi a disposizione da fondi statali. «Entro i primi di marzo ci sarà la registrazione dell'intero piano di lavori da parte della Corte dei Conti - spiegano gli uffici - poi, come da convenzione con il ministero, entro 60 giorni dalla registrazione del testo da parte della Corte dei Conti, il Comune deve trasmettere a Roma le delibere di approvazione dei progetti definitivi degli interventi». Soddisfatto l'assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan: «Non perderemo neppure un euro del fondo periferie». In realtà il salvataggio si deve soprattutto ai fratelli De Bettin, che stanno redigendo il progetto alternativo per Santa Maria del Rovere.
IL CASO
Come si ricorderà il bubbone era scoppiato ai primi di gennaio: la Stradivarie Architetti Associati, seconda classificata nella gara di assegnazione dei lavori di riqualificazione di Santa Maria del Rovere fece ricorso al Tar contro lo studio D.RH di Venezia bloccando la progettazione e mettendo a rischio il budget per i quartieri a cui la città aveva avuto accesso classificandosi 74^ in un bando emesso dal Governo. Il motivo del contendere? La relazione sulla piantumazione dello studio vincitore era firmata da una biologa e non da un dottore forestale. In quei giorni Mattia Busti, segretario dell'ordine nazionale dei dottori forestali, spiegò così la situazione: «Non siamo di fronte ad una polemica da ballatoio, i cittadini devono sapere che se sulla piantumazione delle alberature urbane non interviene un professionista, i rischi esistono. E vanno dalla manutenzione, alla stessa incolumità di chi ci abita. La professione e la specificità dell'agronomo vanno difese».
In questa situazione di stallo si era inserita l'offerta della DBA progetti, ramo della DB holding che aveva proposto al comune di Treviso la donazione di un progetto gemello ma firmato da un team integrato composto da un geologo, un esperto di sicurezza e un dottore forestale. Offerta accolta con gratitudine da Manildo, nel caso in cui il Tar non avesse sbloccato al situazione. Ma con tempi insolitamente celeri, il Tribunale Amministrativo Regionale si pronunciò respingendo il ricorso presentato dallo studio La Stradivarie Architetti Associati. Bocciato il ricorso, il sindaco scelse però di proseguire con il progetto donato. Era fine gennaio. A un mese di distanza, è quasi tutto pronto.
«È stato un lavoro estremamente complesso, non tanto dal punto di vista tecnico - spiega Stefano De Bettin, amministratore delegato della DBA progetti - quanto per il rispetto scrupoloso di tutti gli adempimenti pubblici. Siamo in lievissimo ritardo sulla tabella di marcia, ma con la tranquillità di consegnare tutto nei tempi previsti». Ancora una settimana di lavoro, ed entro i primi di marzo l'incartamento completo sarà a Roma.
E.F.
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