Baby gang, rap e pistole nuovo video e denunce

Venerdì 23 Aprile 2021
Baby gang, rap e pistole nuovo video e denunce
RONCADE
La baby gang di Roncade crea allarme. I ragazzi, tutti minorenni, si sono immortalati anche in rete. Da un mese circa gira un video con in sottofondo della musica rap in cui i bulletti mostrano di avere pistole, droga e soldi. Nel video ci sono gare di motorino, falò lungo il fiume Musestre e persino un lancio di molotov in piazza I Maggio. Sono state avvertite le forze dell'ordine per capire quanto c'è di reale nel video e quanto, invece, di artefatto. Ma il sindaco è decisamente preoccupato. E questo video non è il primo della serie. Altri gruppi, di giovani però maggiorenni, a Treviso e a Conegliano, hanno girato video con pistole, droga e soldi. Era successo in marzo con quattro ventenni della Pluto Gang che erano poi stati multati per violazione alle norme anti Covid. E precedentemente a Conegliano un altro videoclip sempre con armi, che di fatto erano giocattolo. La baby gang di Roncade sembra si sia resa protagonista anche di un altro episodio, che ha coinvolto anche adulti, presumibilmente genitori, che hanno risposto per le rime ai bulletti, redarguendoli per difendere una ragazzina che era stata presa di mira.
LA LITE
La disputa verbale è poi degenerata in lite e pare si sia passati anche alle mani. Tutto viene mantenuto nel massimo riserbo da parte degli inquirenti. Sono intervenuti i Carabinieri e stavolta le denunce ci sono state, da entrambe le parti. Tutti i componenti della banda sono stati individuati. Ogni famiglia è stata avvertita e collabora fattivamente al miglioramento della situazione, tanto che alcuni soggetti sembrano aver deciso di riprendere la retta via. Tutti italiani, tutti locali. Desiderosi di apparire, di emulare modelli discutibili.
L'ALLARME IN PAESE
«I disagi giovanili sono sempre esistiti, però il Covid li ha esasperati -specifica il sindaco roncadese, Pieranna Zottarelli- Ora bisognerà capire anche quanto c'è di reale nel video. Ci stiamo occupando della faccenda. Abbiamo anche creato una rete intercomunale per prevenire, contrastare e tenerci aggiornati. Gli atti illeciti vanno perseguiti. Sono ragazzi che non capiscono quanto stiano mettendo a rischio il loro futuro. E voler immortalare gesta non opportune è preoccupante. Ora metteremo in campo diverse strategie, non solo virtuali. Vogliamo aiutare anche le famiglie di questi ragazzi a fronteggiare la situazione».
Aldina Vincenzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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