Baby gang in Pescheria: 11 denunce

Mercoledì 20 Giugno 2018
Baby gang in Pescheria: 11 denunce
IL CASO
TREVISO Banchi del pesce danneggiati, prese elettriche divelte, vetri di bottiglia a terra, lampade rotte e muri imbrattati, sorvolando su sporcizia (deiezioni comprese) e scarso decoro. Questa troppo spesso è la Pescheria, cuore pulsante della città e meta privilegiata di turisti da tutto il mondo che qui si gustano l'antipasto, o il digestivo, dell'imprescindibile gita a Venezia. Lo è di notte, quando gli scalini sul Sile vengono assediati da orde di ragazzini, talvolta molesti che, non di rado a quanto pare, si lasciano andare a vandalismi più o meno gravi. Almeno questa è la denuncia di alcuni residenti e molti commercianti della Pescheria che ogni mattina, prima di riempire i banconi di pescato fresco, fanno la conta dei danni della sera prima. «C'è una baby gang che imperversa da tempo - spiega senza tanti giri di parole Davide Magnaguagno, uno dei proprietari dei banchi del pesce -, che se ne frega delle regole perchè sa che rimarrà impunita qualsiasi cosa faccia». Da lunedì notte però le cose potrebbero essere cambiate. Magari non per sempre ma di certo per un bel po'. Si perchè gli agenti delle volanti della polizia, intervenuti assieme a una pattuglia dei carabinieri di Treviso, sono riusciti a bloccare un gruppetto di ragazzini resosi protagonista poco prima di un raid vandalico proprio sulle rive del Cagnan. Il risultato non è da poco: 11 giovanissimi, 10 dei quali minorenni, sono stati portati in questura, foto segnalati e denunciati per danneggiamento. E poi riconsegnati ai rispettivi genitori, per nulla felici della bravata.
INSULTI AI PASSANTI
A mettere in allerta gli agenti delle volanti, era circa mezzanotte di lunedì, sono state due ragazze. Stavano passeggiando in Pescheria e si sono spaventate non poco quando la baby gang ha cominciato ad aggredire verbalmente alcuni passanti che si erano lamentati dei danneggiamenti messi in atto dalla banda. «Cosa guardi, fatti i fatti tuoi». Poi sono partite minacce più o meno velate e insulti più o meno volgari. Gli agenti si sono subito precipitati in Pescheria ma i ragazzini si erano dileguati prima dell'arrivo delle pattuglie. In ausilio alla questura è però intervenuta anche una gazzella dei carabinieri e poco dopo i giovani sono stati intercettati in piazza Teatro Dolfin. Aveano fatto giusto qualche metro, senza preoccuparsi di allontanarsi un po' di più.
DANNEGGIAMENTI
Perlustrando la zona gli operatori hanno riscontrato la rottura sia di alcuni banchi del pesce del mercato della Pescheria sia il danneggiamento delle prese elettriche. Motivo per il quale il gruppetto, in totale 11 ragazzini, tutti minorenni tra i 16 e i 17 anni eccezion fatta per un 19enne, sono stati accompagnati in questura. Gli agenti delle volanti li hanno fotosegnalati e denunciati per danneggiamento prima di riaffidarli ai rispettivi genitori che, nel cuore della notte, sono stati informati di cos'era successo. Inutile dire che la maggior parte dei ragazzi ha ricevuto una lavata di capo da manuale.
I PRECEDENTI
La speranza è che la denuncia dell'altra notte possa servire da lezione. Anche perchè i vandalismi e le bravate a danno dei passanti, a quanto pare, si ripetevano da tempo. Almeno in tre occasioni, solo nelle ultime settimane, le forze dell'ordine erano state chiamate a intervenire dopo il passaggio della baby gang. Era finita in frantumi anche un vetro della porta delle Poste di Teatro Dolfin. «Speriamo che la finiscano - osserva Magnaguagno - anche perchè in alcuni casi hanno rischiato di farsi del male. In alcune occasioni si sono arrampicati sulle coperture di vetro, danneggiandole, per scrivere con le bombolette. Sono ormai in frantumi e il rischio è che si rompano definitivamente e facciano cadere chi si trova sopra».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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