Auto sul palo, muore uno studente

Lunedì 18 Febbraio 2019
Auto sul palo, muore uno studente
ALBA DI SANGUE
PONZANO L'auto sbanda, improvvisamente e inspiegabilmente, e va a schiantarsi contro un palo dell'Enel e finisce a ruote all'aria: tra le lamiere accartocciate, ieri poco prima delle 5.20, è morto il 19enne Klisman Gjini, studente del Palladio, nato in Albania, ma perfettamente integrato nella comunità trevigiana. Ormai da anni viveva Zero Branco, con i genitori e una sorellina, in un condominio di via Alighieri. Insieme al 19enne nell'auto, una Mercedes classe A, c'erano anche due amici 21enni dello studente, uno di Zero Branco e l'altro di Scorzé che, miracolosamente, sono riusciti a uscire da soli dall'abitacolo. Hanno riportato contusioni ed escoriazioni, ma era visibilmente sotto choc quando a Merlengo sono arrivati i soccorritori. Entrambi sono stati assistiti dal personale del 118 del Ca' Foncello che, seppure a scopo precauzionale, ha deciso di trasferirli in ambulanza in ospedale a Treviso. Sono stati successivamente sottoposti ad ulteriori accertamenti e poi trattenuti in osservazione. Il loro quadro clinico non preoccupa i medici che li hanno giudicati guaribili in una ventina di giorni.
L'INCIDENTE
Sulle cause, la dinamica e le eventualità responsabilità dell'incidente stanno indagando gli investigatori della Stradale di Treviso. Da quanto è stato possibile ricostruire, in attesa di sentire i due sopravvissuti allo schianto, sembra che la Mercedes - che stava percorrendo via Mure, proveniente dal centro di Merlengo e probabilmente diretta alla Regionale 348 Feltrina - sia improvvisamente sfuggita al controllo del 21enne K.W, di Zero Branco. L'auto è andata a centrare un palo dell'illuminazione pubblica in cemento. Poi fatto un mezzo giro su se stessa finendo a ruote all'aria. L'abitacolo si è appiattito e ha schiacciato uccidendo il 19enne. Dopo il botto e lo stridore delle lamiere in via Mure è calato il silenzio. Quasi le tenebre si fossero rese conto che da quell'auto qualcuno non sarebbe uscito vivo. Nel buio e a fatica il conducente e l'amico T.R., 21 anni, di Scorzé, che si trovava sul sedile posteriore, sono usciti e hanno dato l'allarme a 118, pompieri e Stradale. Hanno provato a chiamare Klisman Gjini, che si trovava seduto sul sedile anteriore della Mercedes, senza però ricevere risposta. Per lui, quando qualche minuto più tardi sono arrivati i medici del 118 del Ca' Foncello, non c'era ormai più niente da fare.
LE INDAGINI
Ora toccherà agli investigatori della Stradale cercare di ricostruire le cause del tragico incidente. Da quanto filtrato, in attesa di ricevere gli esiti di alcol e droga test (vengono effettuati di routine), non si esclude che innescare la carambola mortale ci possano essere state una serie di concause. Il conducente potrebbe aver avuto un leggero malore oppure un colpo di sonno che gli avrebbe fatto perdere il controllo dell'auto. Mercedes, da quanto sarebbe emerso dai primi accertamenti, che stava procedendo a una velocità alquanto sostenuta rispetto alle condizioni della sede stradale e della visibilità. In attesa di ricevere la relazione degli investigatori, la Procura, seppure a garanzie delle tutele difensive, avrebbe predisposto l'iscrizione sul registro degli indagati del conducente, ipotizzando l'accusa di omicidio stradale. Solo oggi, in base a quanto emergerà dagli accertamenti preliminari, verrà deciso se eseguire una perizia medico legale sulla salma dello studente 19enne. Saranno le successive indagini a determinare se verrà esercitata l'azione penale e con quali eventuali aggravanti. Il 19enne, da quanto riferiscono gli amici, era un ragazzo solare. Studiava al Palladio di Treviso, dove frequentava il quinto anno. Quest'anno avrebbe dovuto ottenere l'agognato diploma di geometra. «E così - amava dire - potrò contribuire al reddito della mia famiglia». Ma il sogno di Klisman si è infranto sul quel palo maledetto a Merlengo, dove ha perso la vita.
Roberto Ortolan
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