Autisti aggrediti da studenti: esposto

Venerdì 15 Novembre 2019
L'EMERGENZA
TREVISO Violenze sugli autobus: Mom chiama le forze dell'ordine, si rivolge al tribunale e chiede aiuto alle scuole. L'altro ieri un autista è finito in ospedale dopo aver rimproverato un ragazzo, che per tutta risposta l'ha aggredito, spingendolo a terra e facendogli sbattere la testa. È accaduto a bordo di una corsa bis della linea 61 da piazza Vittoria a Camalò. E adesso il caso è destinato a finire in tribunale. La società del trasporto pubblico locale sta infatti predisponendo un esposto per interruzione di pubblico servizio. Solo 4 giorni prima un conducente della linea 7, da San Zeno al Sant'Artemio, aveva chiamato i carabinieri dopo essere stato minacciato da un gruppo di studenti caricati davanti alla scuola professionale Giorgi che continuavano a cantare cori da stadio battendo le mani sui finestrini e sulle fiancate. Mom ha reagito informando subito l'istituto di via Terraglio affinché possa provare a intervenire sul piano educativo.
L'IMPOTENZA
«Non sappiamo che altro fare allarga le braccia Giacomo Colladon, presidente Mom abbiamo aumentato il numero di controllori e coinvolto sia le forze dell'ordine che le scuole?». Qualcuno invoca il ritorno dei vigilantes armati. «Quella per ora una parentesi chiusa», dice Colladon. La speranza è che non sia in arrivo una nuova ondata di violenze. Entrambi gli episodi sono avvenuti a bordo di bus del sistema urbano. Stando a una prima ricostruzione, sul mezzo a rinforzo della linea 61, che era partito da piazza Vittoria, un gruppo di giovani si era aggrappato al pulsante per la richiesta di fermata suonando il campanello in modo incessante. L'autista ha fermato il bus e si è alzato dicendo loro di smetterla. Ma un ragazzo si è lanciato contro l'uomo, poco più che 50enne, facendolo cadere all'indietro. Il conducente ha sbattuto la testa ed è ricorso alle cure del pronto soccorso del Ca' Foncello. Per fortuna non ci sono state gravi conseguenze. «Ma il fatto resta grave sottolinea il presidente ho già espresso a lui e alla famiglia la mia vicinanza e quella dei colleghi. L'azienda lo assisterà in ogni necessità». Ora si attendono le indagini. Sul bus della linea 7, invece, non si è arrivati alle mani. Ma c'è mancato poco.
IL RACCONTO
«Nell'ultima settimana i ragazzi del Giorgi si sono dimostrati più turbolenti del solito. Venerdì un gruppetto è salito in via Terraglio cantando cori da stadio e battendo le mani ovunque racconta l'autista, anche questo 50enne ho fermato il mezzo e spento il motore, chiedendo di smetterla». La calma, però, è durata pochi metri: fino al cavalcavia della stazione dei treni. «Lì è esploso il finimondo dice ho fermato di nuovo il bus, e ho chiamato i carabinieri. Ma mentre ero al telefono il gruppetto ha aperto manualmente le porte, mi ha augurato le peggiori cose ed è sceso dandosela a gambe». Gli altri passeggeri hanno poi ringraziato l'autista, che ha avuto un sangue freddo. Resta il fatto che la tensione sui bus è sempre alta.
Mauro Favaro
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