Appartamenti al freddo l'incubo non ha fine

Domenica 16 Dicembre 2018
IN VIA SAN LIBERALE
TREVISO Quasi due mesi al freddo. E i condomini iniziano a valutare l'azione legale. Ottanta famiglie in rivolta contro Amministrazione Bixio per la rottura delle condotte d'acqua che alimentano il riscaldamento in via San Liberale. A chi va bene termosifoni tiepidi un'oretta al giorno, alla scala C invece rottura completa. Come si stanno difendendo tutte queste famiglie? Usando sfufe, accendendo il forno e utilizzando i condizionatori come pompe di calore. «Noi siamo al freddo dal 20 ottobre» precisa Giuseppe Ascia, uno tra i residenti che da oltre un mese non può utilizzare il riscaldamento condominiale. «Che vi fossero problemi all'impianto era evidente dal 15 ottobre. Ma dopo oltre 40 giorni siamo ancora al gelo». Un impianto vetusto, datato 1958, un maxi condominio nel cuore della città e un interno, la scala C, che da oltre un mese si riscalda a proprie spese con stufette elettriche. Da qui la protesta nei confronti degli interventi messi in atto da Amministrazioni Nino Bixio, la società che gestisce il complesso di fronte all'ex Provincia.
I PRIMI SEGNALI
«Quando, il 20 ottobre, abbiamo constato che i nostri caloriferi si accendevano per circa mezz'ora al giorno abbiamo dato tempestiva comunicazione agli amministratori - prosegue Ascia - Il fatto che la tubatura abbia ceduto per vetustà degli impianti o per altri motivi saranno gli organi preposti ad accertarlo, fatto sta che da più di un mese noi condomini usiamo stufe elettriche, con chiaro danno alle nostre tasche ed all'ambiente. E nessuno è stato capace finora quantomeno di tamponare la situazione ». Da parte della Nino Bixio l'intervento era consistito nel riscaldare a turno i tre interni, depotenziando gli altri due blocchi per qualche mezz'ora al giorno, in modo da dare un po' di riscaldamento alla scala C.
L'ESAME
«Accertato subito che i lavori alla caffetteria Bloom, proprio nei locali un tempo occupati dall'archivio fotografico della Provincia, non abbiano alcuna relazione con la rottura della conduttura dell'acqua che corre sotto il cortile interno del condominio, ci saremmo attesi un intervento importante - riprende Ascia - invece dopo non aver fatto nulla per un mese, l'Amministratore ha deciso di chiamare i Vigili del fuoco il 23 novembre». Dai rilievi era stata individuata una falla in una zona sotto le cantine. «I Vigili del fuoco si sono rifiutati di intervenire perchè non vi era alcuna emergenza. Allora l'Amministrazione Bixio, senza neppure contattarmi, ha pensato bene di sfondare la porta della mia cantina e di intervenire sul muro per individuare la perdita. La situazione, con l'abbassamento della temperatura, sta diventando insostenibile. Nel complesso ci sono anche molti anziani e bambini».
Elena Filini
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