App per il tracciamento «Eventi e concerti sicuri»

Venerdì 7 Maggio 2021
L'APPELLO
TREVISO La campagna di vaccinazione deve proseguire e anzi essere potenziata. Ma da sola non basta: occorre rilanciare il tracciamento dei potenziali contagi. Usando la tecnologia, magari ripartendo da App tanto decantate, ma inutilizzate, come Immuni. È l'appello della Cna di Treviso in vista dell'estate e della ripartenza del settore degli spettacoli dal vivo e degli eventi: un comparto a cui è legato un notevole indotto nella Marca, tra quelli di fatto congelati dal lockdown in poi e tuttora in gran parte ancora fermo o riavviato solo in misura limitatissima. «Le riaperture sono doverose ora che la campagna vaccinale ha finalmente preso il via per permettere all'economia di ripartire - conferma Mattia Panazzolo, direttore territoriale dell'associazione delle piccole imprese - Non si muore solo di Covid, ma anche di mancanza di lavoro e lo sanno soprattutto le aziende e i professionisti legati al mondo degli eventi, del turismo, della cultura e dello spettacolo. Queste attività vanno messe nella condizione di ripartire e l'attività di tracciamento è fondamentale perché tutto il settore degli eventi possa riprendere in sicurezza».
MONITORAGGIO COSTANTE
Da un lato, dunque, l'urgenza di rimettere in moto un segmento rilevante dell'economia locale, prima che sia troppo tardi. Dall'altro, però, l'altrettanto prioritaria esigenza di evitare che la maggiore mobilità e le aggregazioni di persone si trasformino in una nuova, deleteria impennata della curva di diffusione del virus. Come risolvere il dilemma? Per l'organizzazione di categoria la strada passa anche dal rafforzamento del monitoraggio preventivo. «Dato che - ribadisce Panazzolo -, come ha detto il direttore generale della sanità del Veneto Luciano Flor, nell'audizione in Commissione Sanità della Regione Veneto, sulla pandemia da coronavirus sono capitate cose di cui nessuno sa dare spiegazione e queste cose hanno comportato morti, riteniamo sia opportuno, ora con le riaperture, ripensare l'attività di tracciamento, anche con l'utilizzo della tecnologia, per gestire i focolai che presumibilmente potranno accadere anche quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata e riprenderanno in maniera intensa gli spostamenti tra diversi Paesi. La sanità pubblica non deve abbassare la guardia: il vaccino non risolverà tutti i problemi».
LE SPERIMENTAZIONI
Dalla Cna portano ad esempio le sperimentazioni attuate di recente in Spagna (con un concerto con cinquemila spettatori a Barcellona) o in Gran Bretagna (una serata in discoteca con tremila giovani a Liverpool): grandi eventi pubblici, in cui era impossibile mantenere il distanziamento tra i partecipanti, ma per i quali sono stati previsti un tampone rapido (ovviamente negativo) per l'accesso e, poi, un'accurata attività di tracciamento tecnologico per intercettare sul nascere eventuali catene di contagio. Questo modello potrebbe essere replicato anche nel nostro territorio. Perciò la sigla imprenditoriale sollecita, tra l'altro, di riportare in auge l'applicazione Immuni «erroneamente dimenticata, mentre abbiamo assistito alla corsa a scaricare il cashback di Stato', ben più invasivo dal punto di vista della privacy». «Il periodo estivo va utilizzato in maniera saggia per pianificare un autunno e un inverno che tengano insieme salute ed economia, evitando di ripetere gli errori di sottovalutazione commessi lo scorso anno - avverte il direttore della Cna trevigiana -. Le sperimentazioni in corso in diversi Paesi europei confermano che è possibile tornare a riunirsi, anche con grandi numeri, in piena sicurezza, ed è quanto tutti auspichiamo. Vaccinazioni, test antigenici e tracciamento sono la chiave per una riapertura vera, generalizzata, e poter riprendere la vita di prima».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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