Ancora tuffi ai Buranelli: due multe

Martedì 4 Agosto 2020
Ancora tuffi ai Buranelli: due multe
IL CASO
TREVISO I Buranelli non attraggono ancora come i canali di Venezia, ma ormai poco ci manca. Due diciottenni, maggiore età compiuta da meno di due mesi, la settimana scorsa hanno avuto la bella idea di spogliarsi sotto il portico immortalato dai turisti in migliaia di fotografie, per poi tuffarsi in acqua. Il tutto a notte fonda e sotto gli occhi divertiti di una gruppetto di amici e amiche. Un bravata però costata cara. I due, dopo qualche giorno di indagini, sono stati individuati dalla polizia locale e per entrambi è scattata una sanzione salata: 400 euro.
LE INDAGINI
Fondamentali sono state le segnalazioni di alcuni residenti, disturbati dal vociare della compagnia di giovani assiepati sotto i portici. La serata calda e la tipica esuberanza di chi è convinto che molto se non tutto sia lecito, hanno formato il mix che ho portato alla decisione di tuffarsi nelle rinfrescanti acque del canale. Le testimonianze palano di tre ragazzi finiti in acqua tra l'ammirazione generale, ma la polizia locale ha esaminato i video delle tante telecamere presenti in zone e ha stabilito che i protagonisti sono solo due. C'è voluto qualche giorno, ma esaminando le registrazioni fatte in tutta quella parte di centro storico, gli agenti della polizia locale sono arrivati all'identità dei nuovi giovani nuotatori. Si tratta di neo-diciottenni, trevigiani, residenti in un comune della prima fascia urbana. Hanno ammesso di aver voluto solo impressionare gli amici: «È stata una bravata». «Adesso pagheranno la sanzione ma hanno capito il grave errore commesso e non li abbiamo denunciati - spiega il comandante Andrea Gallo - tuffarsi nei canali cittadini è vietato. Poi attorno ai Buranelli ci sono molte videocamere e questo ci consente di esercitare un buon controllo. Magari ci mettiamo qualche giorno, ma chi si tuffa, alla fine, lo individuiamo sempre». Irritato anche il sindaco Mario Conte: «Non tolleriamo certi episodi. Bisogna avere rispetto del decoro e della città. I protagonisti, anche se giovani, saranno sanzionati. Queste sono cose che rattristano molto».
IL PRECEDENTE
È già la seconda volta nel giro di due anni che i Buranelli vengono scelti come cornice ideale per un bagno notturno. Il primo settembre 2018 fu uno studente universitario di 24 anni, trevigiano, ad avere la bella idea di immergersi nelle acque di risorgiva che scorrono accanto a Ca' Sugana. Era l'estate dei tuffi nei canali veneziani, fenomeno che ebbe risalto in tutto il mondo e provocò non pochi imbarazzi. E anche a Treviso qualcuno decise che i canali cittadini fossero più che adeguati per tuffi estemporanei. Così la notte del primo settembre, il 24enne e due suoi amici, si spogliarono e si buttarono in acqua. Per loro sfortuna, un residente immortalò tutta la scena col suo telefonino e la spedì direttamente al sindaco Mario Conte, che andò su tutte le furie. Anche in quel caso, indagine della polizia locale e rapida individuazione dei protagonisti. Le immagini però mostravano con chiarezza solo uno dei ragazzi uscire, completamente nudo, dall'acqua e poi rivestirsi. Il sindaco fece un appello, invitando i giovani a farsi avanti spontaneamente per chiedere scusa alla città, in cambio non ci sarebbe stata nessuna denuncia o sanzione, ma solo un periodo di volontariato in qualche struttura comunale per espiare. Non si fece avanti nessuno. La polizia locale individuò il 24enne che, in quell'occasione, rischiò una denuncia penale per atti osceni in luogo pubblico, reato derubricato in sanzione da 10mila euro. A quel punto il ragazzo scrisse una lettera aperta dicendosi pentito è chiedendo clemenza. Ma il sindaco rimase sulla sua posizione e non si fece commuovere: nessun perdono. Però, alla fine, non ci fu nessuna denuncia ma solo la sanzione della polizia locale che, due anni fa, era di 150 euro e pochi mesi fa è stata portata a 400.
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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