AMBIENTE
TREVISO Il 5G, la nuova tecnologia di trasmissione dati che apre le

Martedì 26 Maggio 2020
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TREVISO Il 5G, la nuova tecnologia di trasmissione dati che apre le porte all'ennesima rivoluzione nel mondo delle telefonia mobile e degli smartphone, spaventa tanti residenti. E a Ca' Sugana un operatore si è già fatto avanti per chiedere l'autorizzazione a piazzare un ripetitore. Si è trattato della Vodafone che, nelle scorse settimane, ha sondato il terreno per valutare la possibilità di installare una grande antenna di nuovissima generazione, predisposta per il 5G, in città. Ma la richiesta è stata stoppata per due motivi. Il primo è pratico: Ca' Sugana è in rotta di collisione con Vodafone. Da circa un anno è in atto un braccio di ferro per il pagamento del canone di concessione dei ripetitori già presenti nel territorio. La società di telefonia ritiene di fornire un servizio pubblico e quindi chiede un fortissimo sconto, di parere avverso ovviamente l'amministrazione comunale. La tanto attesa ingiunzione di pagamento, che scatenerebbe il contenzioso legale, non c'è ancora stata. Ma l'avvocatura civica è al lavoro. Già questo, insomma, è stato più che sufficiente per respingere subito la domanda per il 5G. E poi c'è il secondo motivo: la giunta attende che sul tema, di strettissima attualità considerate le raccolte di firme in corso contro l'arrivo di questa tecnologia e i comitati di residenti sempre più numerosi, si esprima il Governo dettando delle linee guida. Morale: il primo assalto è stato respinto. Ma ce ne saranno altri.
LE RICHIESTE
L'argomento è stato discusso ieri pomeriggio nel corso della commissione Lavori Pubblici condotta dal presidente Giancarlo Da Tos. I consiglieri di minoranza, soprattutto Antonella Tocchetto (Pd), Fabio Pezzato (Lista Manildo) e Franco Rosi (Treviso Civica), hanno chiesto chiaramente come l'amministrazione intenda muoversi sul 5G: «L'impressione che abbiamo avuto - ammette la Tocchetto - è che non abbiano un piano. E ci può anche stare in attesa di conoscere le direttive. Ma sarebbe bene farsi trovare preparati quando arriveranno le richieste». Sulla stessa linea anche Pezzato, che ha anche chiesto a che punto fosse il contenzioso con Vodafone. A rispondere l'assessore all'Ambiente Alessandro Manera, che ha ripetuto la posizione dell'amministrazione: «Attendiamo delle normative chiare». All'orizzonte non si vede nemmeno un'ordinanza che vieti la sperimentazione in città: «Non ce n'è bisogno visto che non c'è niente», ha spiegato l'assessore. Manera però ha respinto l'idea che a Ca' Sugana non ci siano piani già pronti per affrontare il tema 5G: «È un anno che, assieme agli uffici, stiamo studiando l'argomento - ha ribattuto - e stiamo predisponendo due linee d'azione nel caso in cui la tecnologia 5G dovesse arrivare con una rete di tante piccole antenne o, invece, fosse concentrata in pochi grandi ripetitori. Ma tutto questo dipenderà dalle disposizioni del governo. Appena le sapremo, vedremo come comportarci».
L'ANTENNA CONTESA
Altro tema che ha tenuto banco è stato il piano antenne per i ripetitori Iliad: le sei antenne già autorizzate e le 24 autorizzate ma su cui ancora si può discutere la migliore collocazione. È stato fatto notare a Manera la poca eleganza nel continuare a ribadire che il problema Iliad è nato con la scorsa amministrazione, sottolineando anche che l'attuale giunta una certo margine di trattativa lo aveva. L'assessore ha invece ribattuto che margini non ce ne sono, almeno non per le 6 antenne già autorizzate, tra cui quella di viale Brigata Marche che pare destinata a finire sul tetto dell'ex hotel Carletto. Ma se Iliad e il proprietario dell'immobile non troveranno un accordo, l'unica possibilità è che torni all'incrocio con via degli Alpini, proprio davanti alle scuole; proprio dove i residenti non la vogliono.
Paolo Calia
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