Allerta caldo: patto Usl-case di riposo

Martedì 25 Giugno 2019
L'EMERGENZA
TREVISO Case di riposo in soccorso dell'ospedale. L'innalzamento record delle temperature previsto per i prossimi giorni mette paura. Si teme che possa causare un sovraffollamento al Ca' Foncello. Nel caso in cui esplodesse il problema, i pazienti con meno difficoltà verrebbero distribuiti nelle residenze per anziani del territorio. E' questo il fulcro del piano di emergenza anti-caldo messo a punto dall'Usl della Marca.
PREPARATIVI
Le case di riposo hanno già ricevuto la comunicazione dell'azienda sanitaria. E hanno risposto presente. Al momento la situazione è sotto controllo. L'andamento dei ricoveri è regolare. Ma si registra già un'impennata degli accessi al pronto soccorso di Treviso. All'inizio della scorsa settimana è stato toccato il picco con 320 persone in 24 ore. E negli ultimi giorni si è comunque rimasti sempre sopra quota 300. «Siamo costantemente sopra la media -fa il punto Matteo Pistorello, direttore del pronto soccorso- i numeri stanno crescendo principalmente perché il caldo aumenta le complicanze e gli scompensi degli anziani già colpiti da problematiche respiratorie o cardiache».
AREA URGENZE
Nell'area delle urgenze si stanno facendo i salti mortali per rispondere a tutti. Mancano ancora sette medici: ad oggi ce ne sono 23 su 30. L'Usl sta pensando di ricorrere anche agli internisti. E a luglio verrà potenziato l'ambulatorio codici bianchi, gestito dai medici di guardia medica, che si occupa delle persone che si rivolgono al pronto soccorso per problemi non gravi né urgenti. In tutto ciò, le case di riposo sono pronte a fare la loro parte. Anche solo dare agli anziani la possibilità di rimanere in locali con aria climatizzata è di fondamentale importanza. L'Israa di Treviso ha già iniziato ad accogliere le persone con più di 65 anni. Andrà avanti così fino al 28 settembre. La casa albergo Salce nel centro storico, la residenza Rosa Zalivani in viale IV novembre, la residenza per anziani Città di Treviso a Santa Bona e la residenza Menegazzi a San Giuseppe garantiscono la disponibilità di 22 accessi diurni dalle 9 alle 18 per over 65 autosufficienti. Anche le strutture di casa Marani a Villorba, Paese e Povegliano sono pronte a rispondere alle richieste dell'ospedale.
ATTREZZATI
«Siamo attrezzati per sopperire all'emergenza caldo», assicura il direttore Enrico Giovanardi. Il centro diurno della casa di riposo Tre carpini di Maserada, da 30 posti, ad oggi ha ancora delle disponibilità. Allo stesso modo, la residenza Casa Mia di Casier attende eventuali indicazioni da parte dell'ospedale. «Se ci saranno richieste urgenti risponderemo senza problemi -spiega la direttrice Paola Frezza- vale anche per le domande non urgenti, compatibilmente con la nostra disponibilità di posti». Il centro servizi Villa d'Argento di Silea, infine, ha messo a disposizione sei posti nel proprio centro diurno. «Abbiamo ricevuto la comunicazione -tirano le fila- da parte nostra abbiamo messo a disposizione sei dei dieci posti presenti nel centro diurno».
Mauro Favaro
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