ALLE ELEMENTARI
TREVISO «Il messaggio che voglio trasmettere è essenzialmente

Lunedì 28 Settembre 2020
ALLE ELEMENTARI
TREVISO «Il messaggio che voglio trasmettere è essenzialmente questo: niente panico. La situazione è sotto controllo e la classe dei casi positivi già isolata. Se ci saranno da fare altri tamponi, li faremo. Magari saremo i primi a utilizzare il tampone veloce». Lorella Zauli, dirigente dell'istituto comprensivo Serena che ingloba anche le De Amicis, da sabato si sta dedicando alla gestione dei contagi Covid capitati nella sua scuola. «Sono tre bambini - conferma - tutti nella stessa classe. Dopo il primo accertati sabato, alcuni genitori si sono mossi in autonomia e ne sono stati trovati altri due. È da sabato sera che sono al telefono per pianificare tutto. Sono in costante contatto col vice preside, il presidente del consiglio d'Istituto, gli insegnanti». La dirigente raffredda anche una delle tante voci che si sono subito diffuse, quella di tamponi a tappeto per tutte le classi dello stesso anno di quella nel mirino: «Cosa fare ce lo dirà l'Usl - precisa - e in merito non è arrivata alcuna indicazione. Ma se ci diranno che dovranno essere predisposti tamponi per tutte le classi parallele a quella dove sono emersi i casi di positività, lo faremo. Non ci sono problemi. Inoltre si dice che entro breve, nelle scuole, si potranno fare i tamponi rapidi. Un'ottima cosa: magari saremo noi gli apripista, i primi a farli. Non che ci faccia piacere essere i primi in questo, ma se serve si farà».
LA PAURA
Tra i genitori però la tensione non si allenta e le domande si accavallano: «Non so se lasciare il bambino a mensa, non mi fido, sono tutti accalcati», è il dubbio di una mamma. E ancora: «Come fa chi ha fratelli che frequentano altre classi della scuola? Si rischia un contagio a catena». Alle De Amicis i dubbi si accavallano e riguardano un po' tutto. Un papà si chiede: «E i genitori come fanno? Possono andare a lavorare?». E più di qualcuno sta pensando di tenere il figlio a casa. Almeno per queste prime 24 ore. Le risposte arriveranno dopo il confronto con l'Usl previsto per oggi.
CONSAPEVOLEZZA
Zauli è consapevole che, prima o poi, anche la sua scuola avrebbe dovuto affrontare un caso di contagio: «Pensare di arrivare a giugno dell'anno prossimo senza nemmeno un episodio del genere, secondo me, era assurdo. Da quello che sentiamo ogni giorno, i contagi ci sono. Magari aumentano di poco, ma sono ben presenti. Per questo sono stati predisposti dei protocolli molto precisi, che stiamo seguendo alla lettera. Nel caso specifico confermo che la classe dei tre casi lunedì (oggi ndr) non tornerà a scuola. E nemmeno le maestre, che sono già state avvisate. Il fatto che tutto questo sia capitato nel fine settimana, non ci ha aiutato, ma i protocolli ci sono e sappiamo cosa fare». Al di là della quarantena per la classe, la dirigente ha già messo in moto tutta la macchina della prevenzione: «Abbiamo ripulito e sanificato l'aula, che era già stata sanificata come tutto il resto dell'istituto e adesso è chiusa. Per il resto abbiamo adottato tutte le misure previste: la distanza tra i banchi nelle aule e in mensa, gli spazi adeguati, le mascherine. Ogni settimana ne arriva un quantitativo sufficiente per tutti. Tutto quello che c'era da fare lo abbiamo fatto scrupolosamente». Adesso si attende quindi il confronto con l'Usl, previsto già per oggi. La task force predisposta per occuparsi principalmente delle scuole è già stata attivata: «Ci diranno loro come procedere, cosa fare di altro. Siamo a disposizione. Posso assicurare tutti che la collaborazione tra le istituzioni c'è. Eravamo pronti a un caso del genere. Ma tutti i dispositivi di sicurezza sono stati attivati e la situazione è sotto controllo, oltre che seguita passo-passo».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci