Allarme smog, il blocco auto si allarga «Lo stop? Fa solo danni al commercio»

Martedì 28 Gennaio 2020
Allarme smog, il blocco auto si allarga «Lo stop? Fa solo danni al commercio»
I DIVIETI
TREVISO Il livello di allerta smog a Treviso da oggi torna ad arancione a causa del superamento per 4 giorni consecutivi del limite di 50 microgrammi/m3 di Pm10. Il Comune ha deciso il blocco della circolazione dalle 8.30 alle 18.30 ampliando lo stop anche ai veicoli a gasolio Euro 4. Il blocco riguarda le vetture alimentate a benzina Euro 0 e 1, per i veicoli a gasolio Euro 0, 1, 2, 3 e 4 (fino a ieri si fermava all'Euro 3), i veicoli commerciali a gasolio Euro 0, 1, 2 e 3 oltre ai ciclomotori e motoveicoli Euro 0.
LE DEROGHE
Per facilitare i residenti, le attività produttive e commerciali sono previste una serie di deroghe: in primo luogo, potranno circolare i veicoli con potenza inferiore a 80 kw di conducenti muniti di copia dell'attestazione Isee pari o inferiore a 9.360 euro. Nessun divieto per i veicoli elettrici o ibridi, a benzina con impianti a gpl o gas metano, i bus di linea, quelli turistici, gli scuolabus, taxi e autovetture in servizio di noleggio e tutti i veicoli di trasporto farmaci, pasti per le mense, che trasportano di persone sottoposte a terapie indifferibili, i veicoli delle pubbliche amministrazioni e delle Forze dell'Ordine, veicoli degli ospiti di alberghi e veicoli che trasportano almeno tre persone o due se omologati a due posti oltre a svariate altre categoria il cui elenco completo è consultabile nel sito del Comune. Infine, potranno circolare in deroga con apposita autorizzazione (documento scaricabile dalla sezione del sito del comune di Treviso che dovrà contenere gli estremi del veicolo, le indicazioni dell'orario, del luogo di partenza e di destinazione) veicoli per il trasporto alle strutture sanitarie pubbliche o private per visite mediche, cure e analisi programmate; veicoli dei paramedici e dei tecnici ospedalieri; veicoli per il trasporto dei bambini e dei ragazzi per asili nido, scuole dell'infanzia, scuole secondarie di primo grado, limitatamente alla mezz'ora antecedente e successiva all'inizio e alla fine delle lezioni; veicoli di società sportive.
IL COMMENTO
«Pensare di risolvere il problema dello smog bloccando la circolazione delle auto soltanto a Treviso mi sembra ridicolo. Auspico che i politici si accordino, eventualmente, per un blocco che riguardi Treviso e tutti i Comuni limitrofi. O, addirittura, dato che l'inquinamento coinvolge l'intero Veneto, sarebbe bello che gli amministratori studiassero una strategia unitaria, tutti insieme, per alleviare i danni dello smog» dice Enrico De Wrachien, titolare dell'omonima gioielleria e presidente dell'associazione Rivivere Treviso. Ma c'è un altro problema. E riguarda il centro cittadino. «Proibire alle auto di circolare vuol dire impoverire ancora di più un centro già sofferente. Mancano residenti, le attività commerciali resistono a fatica tanto è vero che tante stanno chiudendo. E, adesso arriva il blocco delle automobili. Mi chiedo se stiamo andando nella direzione giusta».
De Wrachien analizza i problemi. E cerca appoggio nel Comune. «Quanto prima incontrerò il sindaco Mario Conte e il vice sindaco Andrea De Checchi. Ho una serie di proposte che voglio confrontare con loro, sapendo che la collaborazione è ottima. La viabilità è un tassello negativo di un puzzle che è complicato. Poi, mancano parcheggi in centro e, soprattutto, un park scambiatore nel cuore della città che, magari, aiuterebbe anche a ridurre sensibilmente il problema dello smog. Poi, punterei sui mezzi pubblici per garantire una mobilità sostenibile».
L'obiettivo dichiarato di Rivivere Treviso è quello di dotare il centro di servizi che sono presenti nei grandi centri commerciali che attirano milioni di visitatori, turisti e potenziali clienti. «Se i centri commerciali funzionano, il segreto sono anche i servizi che offrono, compresi parcheggi comodi. Poi, per carità, i commercianti della città si faranno un esame di coscienza per capire come diventare maggiormente attrattivi». Il blocco delle auto, insomma, non serve. E a tutto questo si aggiunge la Camera di commercio che sta per traslocare. «Un altro pezzo di uffici e residenzialità che lascia il centro. In gioco c'è la Treviso del futuro ed è proprio questo l'argomento che voglio discutere con gli amministratori».
Valeria Lipparini
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