Allarme furti: 250 colpi in 20 giorni

Venerdì 22 Novembre 2019
Allarme furti: 250 colpi in 20 giorni
IL CASO
Duecentocinquanta furti in casa in 3 settimane. Un picco record di intrusioni da parte dei topi d'appartamento con oltre 10 abitazioni svaligiate al giorno. Senza tenere conto delle ondate, ovvero quando nell'arco di poche ore le batterie di predoni mettono a ferro a fuoco una zona per poi spostarsi alla successiva e poi a quella dopo ancora. Era stata quella del Montello a ottobre, ad esempio, e si è passati al Coneglianese e all'Opitergino Mottense nei giorni scorsi. È proprio qui, a cavallo fra Oderzo e Gaiarine e altri 3 comuni confinanti, che la scorsa settimana è stato segnato il triste record: il 16 novembre ci sono stati 31 furti in casa in un solo pomeriggio. Segno che ad entrare in azione sono state più bande. I dati sono frutto di una statistica ad uso interno utilizzata dalle forze dell'ordine per distribuire al meglio gli uomini sul territorio. Forze dell'ordine che sempre più spesso possono contare sull'aiuto dei militari dell'Esercito inviati nella Marca dal progetto Strade Sicure o sul supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, ma che sembrano faticare nel contenere la piena di furti degli ultimi giorni.
POCHI RINFORZI
Dispositivi considerati non sufficienti dalla segreteria del sindacato di polizia Coisp, che punta il dito contro il Ministero dell'Interno e lancia la proposta di una manifestazione, assieme ai cittadini, per denunciare la grave carenza di poliziotti. «Ci aspettavamo l'invio di almeno 20 agenti e, invece, ne sono arrivati solo 4, due per la questura e due per le specialità (polizia di frontiera e Polstrada) - afferma il segretario del Coisp Berardino Cordone -. Nell'ultimo mese ci sono stati 250 furti e, intanto, al Commissariato di Conegliano si fa addirittura fatica a formare una volante 24 ore su 24. Servono rinforzi, quelli veri, e se non arrivano è arrivata l'ora di scendere in piazza». Il Coisp contesta anche la linea presa dal questore Vito Montaruli, che per sopperire la carenza di unità e combattere l'ondata di furti in atto, ha deciso di recuperare il personale da dietro le scrivanie, «dimenticandosi - accusa Cordone -, che gli agenti destinati alle funzioni burocratiche e investigative ormai sono pochissimi (in particolare all'ufficio passaporti e all'ufficio armi), accumulando ritardi anche di un anno per le attività demandate».
I NODI
Diversa l'analisi del sindacato di polizia Sap, che chiede invece delle modifiche normative per rendere più efficace l'attività delle forze dell'ordine. «Ci sentiamo impotenti nel combattere delinquenti che sanno benissimo quali limitazioni sono imposte dalle norme italiane - spiega il segretario Maurizio Casagrande -. Servono leggi che permettano ai poliziotti di agire efficacemente e che diano certezza nell'esecuzione della pena senza accesso ai benefici per chi delinque abitualmente». Se è vero che, su media annuale, i furti sono in linea con gli anni scorsi, il Sap sottolinea come l'ondata delle ultime settimane sia stato vissuta come un vero e proprio bombardamento dalla popolazione, che non a caso, in alcune zone della provincia, è scesa in strada auto organizzandosi con ronde e controlli notturni dei quartieri. «Le gente si sente offesa da un reato odioso che invade e violenta la più riservata intimità del nucleo familiare, e che lascia un segno indelebile soprattutto in anziani e bambini - sottolinea Casagrande -. Purtroppo i reparti schierati in una determinata zona ne lasciano scoperta un'altra, e la coperta risulta sempre troppo corta. Sono anni che, come Sap, denunciamo la debilitazione dell'apparato sicurezza e nessuno fino a poco tempo fa sembrava ascoltare questo grido». «Ora anche il Sap scenderà in mezzo alla gente per raccogliere le frustrazioni dei cittadini e chiedere il loro supporto per la nostra protesta».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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