Al park Miani un polo per le merci

Sabato 7 Dicembre 2019
Al park Miani un polo per le merci
IL PROGETTO
TREVISO Un mini-polo per lo scambio delle merci a due passi dalle storiche mura. Questo diventerà il parcheggio Miani, struttura nata per fare da parcheggio scambiatore in una visione di città mai però completamente decollata. Nonostante tutti i tentativi, quel parcheggio non è riuscito a scaldare i trevigiani. Troppo lontano dal centro storico, anche se il Duomo dista meno di dieci minuti a piedi; troppo lontano dalla stazione ferroviaria, anche se la costeggia. È sopravvissuto fino a oggi solo come supporto per il tribunale e grazie agli uffici vicini. Ma, nella sostanza, è un parcheggi di cui si ricordano in pochi, fuori dai giri per arrivare in città. E la giunta ha deciso di giocarsi l'ultima carta per rianimarlo un po'.
L'IDEA
La strada scelta è quella di trasformare il park in una centrale di raccolta per le merci in arrivo in centro storico. Al Miani arriveranno i furgoni e i mezzi più pesanti e scaricheranno la loro merce che poi mezzi più piccoli, elettrici o comunque a energia green, porteranno ai negozi in centro. La Giunta ha quindi chiesto all'Actt Servizi Spa, che ha inglobato la Miani Park srl e di fatto controlla la struttura, di presentare entro il 30 giugno del 2020 un piano di valorizzazione del parcheggio, tenuto conto della possibilità di implementare nuove attività/servizi di natura commerciale: questo è messo, nero su bianco, sulla bozza di delibera riguardante la ricognizione sullo stato delle società partecipate da Ca' Sugana. Sarà comunque una delle ultime operazioni chieste ad Actt Servizi che, entro il 30 giugno 2021, verrà messa in liquidazione.
L'OBIETTIVO
«Il Miani - osserva il vicesindaco Andrea De Checchi - ha la necessità di essere rivalutato. L'indicazione originaria di parcheggio scambiatore va, secondo me, rivista. A parer mio è troppo lontano dal centro per poter svolgere questa funzione. Ha però svolto il compito di parcheggio normale a favore del tribunale. Adesso ritengo che possa essere pensato per funzioni diverse». Nell'idea di De Checchi, il Miani continuerà a essere un parcheggio ma allargato ad altri obiettivi, come quello di polo-scambiatore per le merci: «Stiamo lavorando per trasformarlo in un polo logistico di dimensioni non troppo grandi ma in grado di essere utile alle attività commerciali del centro storico. Ci sarebbero svariati benefici legati a questa operazione, tra cui quello di togliere dal traffico cittadino grossi furgoni o mezzi pesanti favorendo invece una mobilità più sostenibile. Dal Miani al centro, le merci verrebbero invece trasportate con mezzi più piccoli e a impatto ambientale zero». Il progetto vede coinvolti più settori di Ca' Sugana: l'ufficio del vicesindaco per quanto riguarda la visione strategica e gli aspetti legali, il settore Ambiente per tutte le questioni legate alla mobilità sostenibile e il settore Finanze per gli aspetti più strettamente economici.
NO AL COMMERCIO
Nel nuovo Miani non sono invece previsti negozi di prossimità: «Direi di no - conferma De Checchi- non penso che sia la collocazione migliore. Quando parliamo di attività commerciali, intendiamo attività legate ai piccoli trasporti o al noleggio di mezzi ecologici, oppure punti dove è possibile venire a ritirare alcuni prodotti. E poi resta il parcheggio, che continuerà comunque a funzionare».
LE ALTRE SOCIETÀ
Ca' Sugana ha deciso di confermare la liquidazione, oltre all'Actt Servizi spa, anche di società come Fap Autoservizi e di Aertre, la cui liquidazione dovrebbe essere eseguita entro la fine di giugno 2020. Il Comune invece rimarrà dentro le Farmacia Trevigiana spa, Mobilità di Marca spa (Mom), Ats srl, Vivereacqua Sca srl.
Paolo Calia
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