Agnese e gli altri angeli: «Con noi»

Giovedì 9 Maggio 2019
Agnese e gli altri angeli: «Con noi»
IL RICORDO
Era luglio 2017 quando la fibrosi cistica spense, a soli 13 anni, il sorriso di Agnese Faganello di Crocetta. Aveva appena terminato, a Cornuda, gli esami di terza media che era riuscita a svolgere nonostante le condizioni gravi in cui si trovava. Un simbolo, un modello. Che la scuola e i ragazzi che la frequentano non hanno dimenticato. Sabato alle 10, infatti, correranno, al campo sportivo di Cornuda, la Corsa per Agnese. Un appuntamento organizzato dagli stessi alunni durante la settimana dello sport non solo per ricordarla e a fini benefici. «Dalla nascita -raccontano i ragazzi di terza media - lei ha lottato contro questa patologia, senza mai arrendersi, cercando non solo di portare a termine tutti i sui impegni, ma anche di godersi al massimo la vita. Ha quasi sempre partecipato alle attività proposte dalla scuola e non ha voluto perdersi la gita di due giorni a Vienna, effettuata in terza media». E aggiungono: «È per Agnese che correremo la corsa; raccoglieremo fondi attraverso il Passaporto della solidarietà, nel quale riporteremo il nome di coloro che vorranno sponsorizzare la nostra iniziativa». Il meccanismo è articolato e premia l'impegno dei ragazzi anche in campo. Prima della corsa, infatti, vengono individuati degli sponsor che rientrano nel passaporto. La cifra offerta viene poi moltiplicata sulla base dei giri effettuati dagli stessi ragazzi. Il ricavato dello sforzo verrà donato a due associazioni. Abio, che si occupa dei bambini in ospedale, e la Lega italiana per la lotta contro la Fibrosi cistica, che da più di 40 anni lavora su tutto il territorio nazionale.
L'ESORTAZIONE
«Non vi resta che unirvi a noi -dicono i ragazzi- Vi aspettiamo numerosi sugli spalti del campo sportivo per supportarci con la vostra partecipazione, per noi importante e preziosa». In caso di maltempo la corsa sarà però rinviata. Ma quello di Agnese è solo l'ultimo splendido ma anche struggente esempio di ragazzi che, dopo la morte, restano vivi nel ricordo di chi resta: istituzioni ma anche semplici amici.
LE INIZIATIVE
Ne sono esempio due eventi della scorsa settimana. A Volpago il salone Foresti si è riempito di oltre 230 persone per la splendida serata musicale promossa, in nome di Giorgia Badalamenti, 32enne montebellunese morta a febbraio anch'essa per fibrosi cistica, dal veterinario Marino Parolin, che fra le passioni ha anche quella per la musica, con la collaborazione dell'assessore al sociale Manuela Bertuola. Raccolti 1800 euro. E solo un paio di giorni prima un gruppo di amici aveva organizzato, a Biadene, una serata privata in memoria di Lorenzo Carinato, 16enne del quartiere che scelse di farla finita l'ultimo giorno del 2015. Varie band si sono susseguite sul palco per ricordarlo con una delle passioni che lo contraddistinguevano. Le offerte andranno al centro di aiuto alla vita di Cornuda. Che dire poi di Marco Montagner, atleta della squadra di Posmon tradito dal cuore a 34 anni? La squadra del palio di Montebelluna correrà con un emblematico Ciao Marco ad Asolo. E la lista si potrebbe allungare. Basti pensare all'ulivo piantato all'Ipsia Scarpa per Simone Giupponi e Christian Vidotto lo scorso anno o alla serie di iniziative realizzate nel tempo in memoria di Ludovica Visentin, studentessa di Selva morta a 16 anni. Di lei parla la scuola di Venegazzù, intitolata alla giovane, di lei parlano eventi e ricordi.
Laura Bon
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