Adulti e bambini negli ultimi 10 giorni i contagi sono dimezzati

Venerdì 22 Gennaio 2021
Adulti e bambini negli ultimi 10 giorni i contagi sono dimezzati
L'EPIDEMIA
TREVISO Negli ultimi dieci giorni i contagi da Coronavirus si sono dimezzati: i positivi attuali sono passati dai circa 10mila dell'11 gennaio ai 4.500 di oggi. E dopo il ritorno a scuola degli alunni di asili, elementari e medie alla fine delle vacanze di Natale (le lezioni sono riprese il 7 gennaio), anche il calo del numero di bambini e ragazzi colpiti dal Covid è stato più che mai evidente. Il confronto è netto. Il 5 gennaio nella Marca c'erano 917 under 14 alle prese con l'infezione (65 con meno di un anno, 220 tra i due e i sei anni e 632 tra i sette e i quattordici anni). Dieci giorni dopo il totale si è sostanzialmente dimezzato. Il 14 gennaio si è scesi a 554 contagiati. Con una diminuzione particolarmente marcata proprio tra gli alunni che frequentano gli asili, le elementari e le medie (60 positivi tra i bambini con meno di un anno, 127 tra i due e i sei anni e 367 tra i sette e i quattordici anni).
IL PROTOCOLLO
È il primo risultato del nuovo protocollo per le scuole, introdotto dopo le vacanze di Natale, che fa immediatamente scattare l'isolamento dell'intera classe alle elementari e alle medie a fronte anche di un solo caso di positività al Covid. Attualmente sono 69 le sezioni in quarantena: 31 nel distretto di Treviso, 22 in quello di Pieve di Soligo e 16 in quello di Asolo. Vuol dire oltre mille alunni. Più gli insegnanti che hanno trascorso almeno quattro ore nella classe sottoposta a isolamento. Il rientro in presenza è previsto dopo il tampone eseguito a dieci giorni di distanza. È questo il quadro attraverso il quale si guarda alla ripresa delle lezioni in presenza anche alle superiori a partire dal primo febbraio. «Il problema principale che bisogna affrontare è quello delle classi pollaio avverte Salvatore Auci, segretario dello Snals, sindacato autonomo della scuola qui vengono stipati troppi alunni con la storia che si è in sicurezza a un solo metro di distanza gli uni dagli altri. Non si considera adeguatamente la permanenza per ore nelle stesse classi, con le finestre che alle nostre temperature invernali non si possono tenere aperte».
L'ANDAMENTO
Il dimezzamento dei contagi, poi, è confermato a livello generale. Dieci giorni fa nella Marca si registravano oltre 10mila cittadini positivi. Esattamente 10.367. Adesso, invece, si è arrivati a sfiorare quota 4.500. Oggi sono 4.507 i trevigiani attualmente positivi (-427 in un solo giorno). In tutto ciò, il mondo della scuola auspica che gli insegnanti possano essere vaccinati quanto prima contro il Covid. Ad oggi il piano non li prevede come categoria prioritaria. Ma L'Anief, l'associazione insegnanti e formatori, ricorda che pure il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e la sua vice, Anna Ascani, hanno chiesto di procedere il prima possibile con l'immunizzazione degli insegnanti. «Il ritorno a scuola degli studenti delle superiori per svolgere lezioni in presenza sottolinea il presidente Marcello Pacifico è un ulteriore motivo per accelerare i tempi sulla vaccinazione del personale, che ovviamente va posta su base volontaria». Intanto ieri nel trevigiano sono emersi solo 30 nuovi contagi. Un dato così basso non lo si vedeva dall'inizio della seconda ondata. Anche gli ospedali si stanno alleggerendo. I nuovi ricoveri hanno smesso di seguire il ritmo infernale visto tra novembre e dicembre. Oggi sono complessivamente 366 i pazienti positivi al coronavirus nei reparti Covid: 327 nelle unità ordinarie e 39 nelle Terapie intensive. Di contro, i decessi restano ancora tanti. Il bollettino regionale evidenzia che altre 23 persone hanno perso la vita dopo essere risultate positive. L'Usl specifica che il numero non è riferito solamente alle ultime 24 ore. La triste conta dei lutti è stata aggiornata inserendo dei decessi che non erano ancora stati codificati. Ma ovviamente non è una consolazione. Con questi ultimi, salgono a 1.252 i lutti registrati nella Marca in undici mesi di epidemia.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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