Addio Marco: «Sempre con noi»

Venerdì 27 Gennaio 2017
Addio Marco: «Sempre con noi»
Fontane si è fermata per dare l'ultimo saluto a Marco Cestaro. Centinaia di persone hanno partecipato ieri al funerale del 17enne trovato la sera del 13 gennaio in fin di vita lungo la ferrovia a Lancenigo, in circostanze ancora non chiare, morto al Ca' Foncello dopo tre giorni di agonia. La chiesa, la stessa dove nemmeno tre mesi fa è stato celebrato il funerale del padre di Marco, non è riuscita a contenere tutti. Molti sono rimasti sul sagrato. Proprio accanto allo striscione srotolato dagli amici del ragazzo poco prima dell'arrivo del feretro: «Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta». Vicino alla mamma Anna Cattarin, ai fratelli Silvia, Gioele e Sara, e allo zio Damiano, in prima fila, c'era lo stendardo dell'alberghiero Alberini, dove Marco frequentava il secondo anno, listato a lutto. «A scuola tutti vorrebbero ancora i tuoi abbracci. Riuscivi sempre a intuire chi era in difficoltà ha detto un'insegnante rivolgendosi direttamente al 17enne tutti vorrebbero che tu tornassi in classe. Anche a interrompere le lezioni. Hai lasciato un grande vuoto a scuola. Ma non nei nostri ricordi». Di seguito sono stati letti alcuni messaggi lasciati dai compagni: Buon viaggio. Proteggici da lassù. Non lasciarci. Noi continueremo a incontrarci ogni sera. Ti promettiamo che non te ne andrai mai dai nostri cuori ha aggiunto un amico ti ricorderemo con il sorriso, come avresti voluto tu. Oltre ad amici e studenti, ieri c'erano anche molti membri del gruppo folcloristico trevigiano. Marco ha fatto parte dell'associazione fin dal gruppo delle Primule. Alcuni compagni hanno voluto salutarlo per l'ultima volta proprio indossando i classici abiti folcloristici. «Gli ultimi giorni sono stati giorni di silenzio, lacrime e interrogativi ha detto nell'omelia il parroco Gianni Feltrin interrogativi riguardanti il come e il perché, poi allargatisi al senso dell'esistenza». E sono ancora molti gli interrogativi su quanto accaduto in quella maledetta giornata del 13 gennaio. Prima del funerale lo zio era stato chiaro: Non si parli di suicidio. C'è un'indagine in corso. Ieri era solo il giorno del dolore.

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