MASER
Si è spenta dopo una malattia che si era manifestata circa un anno e mezzo fa, Diamante Luling Buschetti, conosciuta in paese da tutti come la Contessa. Aveva 71 anni ed era figlia di Enrico Luling Buschetti ufficiale di cavalleria e presidente della Fise per molti anni - sotto la sua guida l'Italia vinse medaglie d'oro e d'argento alle olimpiadi in Messico e Monaco - e di Marina Volpi, figlia di Giuseppe Volpi politico e uomo di affari innovatore e visionario che concepì il polo industriale di Marghera e la Mostra del cinema di Venezia.
LA VITA
Diamante ha vissuto tutta la vita a Maser nella splendida Villa Barbaro dove ha assorbito la cultura internazionale dagli infiniti studiosi ed intellettuali che grazie alla splendida ospitalità di sua madre transitavano per Maser. Spinta dalla sua lungimiranza e generosità si è occupata a lungo dell'asilo di Maser portando in questo piccolo paese e ai suoi bambini i metodi educativi più avanzati e innovativi conosciuti a livello internazionale. Eletta Presidente del Consorzio di Tutela di Vini DOC Montello e Colli Asolani, si è battuta come un leone a favore del proprio territorio contro l'ottusità e la protervia dei cugini al di la del Piave per ottenere la denominazione Superiore a quell'Asolo Prosecco DOCG che con sempre maggiore frequenza li superava nel concorsi, ottenendo il meritato riconoscimento ai produttore. Non contenta si è data da fare e ha ottenuto la DOCG anche per quel Montello Rosso che sempre più di frequente appare tuttora ai vertici delle classifiche delle qualità dei vini. La sua lungimiranza e generosità non si è fermata qui ma con coraggio ha messo assieme produttori di vino, operatori turistici, alberghi e ristoranti per fondare la Strada del Vino del Montello e Colli Asolani, strumento primario di promozione turistica nei nuovi orizzonti dei fluissi turistici italiani ed europei, senza paura di fare rete e allearsi con altre realtà come il Consorzio Marca Treviso e il Consorzio tutela Radicchio Rosso igp e Variegato di Castelfranco sfruttando le più moderne tecnologie per ottenere grazie alla fiducia degli operatori e i finanziamenti della Regione strumenti all'avanguardia nella promozione del territorio e di suoi prodotti.
LA DIMORA
Con profondo amore la contessa si è dedicata alla conservazione alla diffusione dei valori e alla condivisione della meravigliosa bellezza della Villa di Maser e dei suoi affreschi di Paolo Veronese promuovendoli nel mondo come fulcro di un territorio ricco di risorse da offrire unitariamente al visitatore italiano e straniero. Avvalendosi della collaborazione di professionisti di livello internazionale, è riuscita a valorizzare la produzione di una cantina che vanta le sue origini nel XVI secolo vincendo con i suoi prodotti medaglie ai massimi livelli come l'argento allo Chardonnay du Monde, il campionato del mondo dello Chardonnay che si svolge annualmente in Borgogna. I funerali si terranno giovedì alle 15.30 nella chiesetta di bronzo della villa. Lascia il marito Vittorio Dalle Ore che l'ha assistita fino all'ultimo respiro.
Luciano Beltramini
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si è spenta dopo una malattia che si era manifestata circa un anno e mezzo fa, Diamante Luling Buschetti, conosciuta in paese da tutti come la Contessa. Aveva 71 anni ed era figlia di Enrico Luling Buschetti ufficiale di cavalleria e presidente della Fise per molti anni - sotto la sua guida l'Italia vinse medaglie d'oro e d'argento alle olimpiadi in Messico e Monaco - e di Marina Volpi, figlia di Giuseppe Volpi politico e uomo di affari innovatore e visionario che concepì il polo industriale di Marghera e la Mostra del cinema di Venezia.
LA VITA
Diamante ha vissuto tutta la vita a Maser nella splendida Villa Barbaro dove ha assorbito la cultura internazionale dagli infiniti studiosi ed intellettuali che grazie alla splendida ospitalità di sua madre transitavano per Maser. Spinta dalla sua lungimiranza e generosità si è occupata a lungo dell'asilo di Maser portando in questo piccolo paese e ai suoi bambini i metodi educativi più avanzati e innovativi conosciuti a livello internazionale. Eletta Presidente del Consorzio di Tutela di Vini DOC Montello e Colli Asolani, si è battuta come un leone a favore del proprio territorio contro l'ottusità e la protervia dei cugini al di la del Piave per ottenere la denominazione Superiore a quell'Asolo Prosecco DOCG che con sempre maggiore frequenza li superava nel concorsi, ottenendo il meritato riconoscimento ai produttore. Non contenta si è data da fare e ha ottenuto la DOCG anche per quel Montello Rosso che sempre più di frequente appare tuttora ai vertici delle classifiche delle qualità dei vini. La sua lungimiranza e generosità non si è fermata qui ma con coraggio ha messo assieme produttori di vino, operatori turistici, alberghi e ristoranti per fondare la Strada del Vino del Montello e Colli Asolani, strumento primario di promozione turistica nei nuovi orizzonti dei fluissi turistici italiani ed europei, senza paura di fare rete e allearsi con altre realtà come il Consorzio Marca Treviso e il Consorzio tutela Radicchio Rosso igp e Variegato di Castelfranco sfruttando le più moderne tecnologie per ottenere grazie alla fiducia degli operatori e i finanziamenti della Regione strumenti all'avanguardia nella promozione del territorio e di suoi prodotti.
LA DIMORA
Con profondo amore la contessa si è dedicata alla conservazione alla diffusione dei valori e alla condivisione della meravigliosa bellezza della Villa di Maser e dei suoi affreschi di Paolo Veronese promuovendoli nel mondo come fulcro di un territorio ricco di risorse da offrire unitariamente al visitatore italiano e straniero. Avvalendosi della collaborazione di professionisti di livello internazionale, è riuscita a valorizzare la produzione di una cantina che vanta le sue origini nel XVI secolo vincendo con i suoi prodotti medaglie ai massimi livelli come l'argento allo Chardonnay du Monde, il campionato del mondo dello Chardonnay che si svolge annualmente in Borgogna. I funerali si terranno giovedì alle 15.30 nella chiesetta di bronzo della villa. Lascia il marito Vittorio Dalle Ore che l'ha assistita fino all'ultimo respiro.
Luciano Beltramini
