Addio a 2 milioni: stop a villa Margherita

Sabato 24 Febbraio 2018
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TREVISO Decurtato di 2 milioni di euro il budget messo a bilancio per villa Margherita. Dei quasi 2milioni e 500mila euro che il Comune aveva destinato alla rigenerazione della proprietà, ne restano in bilancio solo 450mila. Il motivo? Quelle risorse sono state spostate per necessità più impellenti. «Verranno reintegrati dopo il perfezionamento della vendita della Prefettura», chiarisce però Franchin. E il bilancio specifica che i fondi verranno recuperati da finanze ragionevolmente reperibili dal Rendiconto 2017. Ma al momento il progetto della ristrutturazione e nuova destinazione di Villa Margherita rimane in stand by.
IL BUDGET
L'ultimo intervento consistente è stato effettuato nell'estate 2017 nel parco della villa. Poi sul futuro dell'ex sede della guardia di finanza è calato, sebbene pro tempore, il sipario. Il bilancio oggi racconta che la definizione del progetto è ancora tutta da trovare. Ma dove sono stati spostati i due milioni di euro? Nello specifico, 135mila euro sono stati destinati al finanziamento dello studio di fattibilità dei lavori di efficientamento energetico per il piano dell'illuminazione pubblica. 550mila euro poi devono essere accantonati per indennità di esproprio previste dal prossimo Piano degli interventi. Infine 1.100 mila euro servono per l'estinzione anticipata dei mutui. La villa, dunque, scende in fondo alla lista degli interessi del Comune? «Non è così. Abbiamo dovuto spostare questi fondi per delle emergenze. Ma contiamo di rientrare presto in possesso dell'intero budget». L'assessore alla cultura Luciano Franchin chiarisce che non si tratta di una dismissione di progettualità, ma di un semplice spostamento di fondi, necessario a chiudere il bilancio. «Attendiamo la vendita della Prefettura, che dovrebbe essere perfezionata nei prossimi mesi. E reintegreremo il finanziamento di 2 milioni alle casse di Villa Margherita».
IL BLOCCO
Questo l'auspicio del Comune. Oggi, con meno di cinquecento mila euro, non è possibile che far fronte alla manutenzione strettamente necessaria. Una rigenerazione è fuori discussione. In stallo dunque l'ambizioso progetto che avrebbe dovuto fare della Villa un polo universitario di cultura. «E' un tema affascinante, sul quale stiamo sempre ragionando. Ma un progetto al momento concretamente difficile da realizzare, ma non per mancanza di interesse o interlocutori - prosegue l'assessore- Tante associazioni ed aziende si affacciano. Quando capiscono però le dimensioni dell'intervento anche per il privato, gli entusiasmi si smorzano». Uno spazio in cerca d'autore. Ma soprattutto di un grande investimento.
IL FUTURO
Da quando, era il 2013, i militari della Guardia di Finanza lasciarono l'edificio per la nuova sede all'Appiani, ci si interroga su un futuro possibile e soprattutto sostenibile per il compendio a Santa Maria del Rovere. Prima sembrò che la villa potesse aspirare, magari con l'intervento di Marco Goldin, ad emulare i fasti di villa Manin di Passariano, sede di vernici internazionali e grandi mostre. Poi arrivò l'opzione Doc: villa Margherita casa del prosecco. Indi la proposta firmata dagli Alcuni, che già hanno in concessione il Parco degli Alberi Parlanti e vorrebbero far diventare Villa Margherita uno Hub creativo dedicato alla videoart e alla videoanimazione con seminari e lezioni. Ma si parlò anche di una casa della musica che contenesse Manzato e corsi di perfezionamento organizzati dal Conservatorio in concorso con l'Università di Ca' Foscari. Arrivò infine l'outsider, che però non fu tenuto in conto. La terza proposta riguardava infatti la trasformazione di Villa Margherita in parco commerciale, scartata perchè non in linea con gli intendimenti dell'Amministrazione.
Elena Filini
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