Accessi alle ztl: «Le fasce orarie restano»

Domenica 16 Febbraio 2020
Accessi alle ztl: «Le fasce orarie restano»
LA POLEMICA
TREVISO Non si torna indietro dalle tre fasce orarie destinate a fornitori e corrieri (che in realtà ne avranno due a disposizione) intenzionati a consegnare pacchi e merci alle attività commerciali del centro storico. Ma il sindaco Mario Conte è pronto a trattare sugli orari: «Spostare una fascia oraria un'ora prima o un'ora dopo, non è certo un problema - sottolinea - si è scatenata la classica tempesta bicchiere d'acqua. Una polemica nata sul nulla perché la volontà di confrontarsi c'è e c'è sempre stata». Tra i commercianti però la diffidenza resta tanta. La regolamentazione che la giunta intende dare alle modalità d'accesso nelle zone a traffico limitato, ancora non convince. Le tre fasce orarie per i fornitori (5,30-9,30; 13-15; 19-20 mentre peri corrieri sono state individuate quelle delle 5,30-9,30 2 13-15) sono, nel migliore dei casi, considerate inutili perché cadono principalmente quando i negozi sono chiusi.
LA DIFESA
«Quelle fasce orarie sono una proposta - ribatte il sindaco - e comunque sono state elaborate dalla polizia locale elaborando i dati degli accessi alle zone a traffico limitato, non sono quindi campate in aria o calate dell'alto. Se poi c'è da discutere, siamo pronti. Se è meglio calarle in altri orari, lo possiamo valutare. Ma che sia necessaria una regolamentazione delle ztl mi pare chiaro a tutti. E se qualcuno si lamenta, ci sono anche tanti commercianti che invece ci spingono ad andare avanti». Potranno quindi cambiare gli orari, i dettagli, ma non la sostanza: «Sulle tre fasce orarie per consegnare merci e pacchi, andiamo avanti - rimarca Conte - ma non è un modello che ci siamo inventati, ma quello che viene utilizzato in tutte le principali città. Non c'è niente di nuovo. L'e-commerce ha stravolto le abitudini dei consumatori e non solo. Con l'aumento degli acquisti online è cresciuto il movimento dei corrieri. E disciplinare questo traffico, che può tranquillamente entrare nella Ztl, è ormai un obbligo. Abbiamo solo fatto questo. Immagino che ci siano dei problemi, ma siamo pronti a gestirli e risolverli. Andremo magari a cambiare qualche abitudine, ma non penso che sia un problema insormontabile. Ripeto: una tempesta in un bicchiere d'acqua. E se ci sarà da modificare qualcosa spostando un po' prima o un po' dopo le fasce orarie, siamo pronti al confronto. Il tempo per prendere una decisione definitiva non manca».
P. Cal.
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