A27, si cambia: 2 nuove aree di servizio

Lunedì 10 Agosto 2020
A27, si cambia: 2 nuove aree di servizio
CASALE SUL SILE
Addio alle aree di servizio Piave est e Piave ovest lungo l'A27, tra i caselli di Treviso Nord e di Conegliano. Nei prossimi mesi verranno demolite per far posto al raccordo tra la nuova Pedemontana e la stessa autostrada. Il cronoprogramma prevede la realizzazione del collegamento entro il luglio del 2021. Ma il tratto trevigiano dell'A27 non resterà senza punti di sosta per il rifornimento. Sono ormai quasi stati completati i lavori per la costruzione di due nuove aree di servizio della Tamoil, la Sile Est e Sile Ovest, tra il casello di Treviso Sud e l'innesto con il Passante di Mestre, a un paio di chilometri dalla barriera di Mogliano, ma in territorio di Casale sul Sile. Prenderanno di fatto il posto di quelle che verranno demolite e sono già a buon punto.
LA CONVENZIONE
L'intervento rientra direttamente nella convenzione legata alla Pedemontana. La superstrada verrà conclusa entro la fine di quest'anno. Il collegamento con l'A27 all'altezza di Spresiano e Villorba verrà realizzato in un secondo momento, ma era indispensabile trasferire le aree di sosta per poter liberare il terreno necessario ai lavori di innesto. Pur in assenza dello svincolo, non si attenderà oltre: la nuova arteria sarà aperta e resa immediatamente percorribile. «Stiamo parlando di un'infrastruttura di 94,5 chilometri, che collega 36 comuni e che conta 14 caselli -ha specificato il governatore Luca Zaia- a prescindere dal collegamento con l'autostrada, che è necessario, diventerà da subito la grande tangenziale di tutti questi centri abitati, che oggi conoscono solamente la Postumia». Insomma, un salto di qualità, soprattutto per la viabilità ordinaria e per i piccoli centri urbani della Pedemontana, troppo spesso soffocati dal transito di decine di migliaia di veicoli e mezzi pesanti.
LA NUOVA TRATTA
Oltre al nodo dello svincolo autostradale, l'intero tratto trevigiano verrà immediatamente aperto: da Spresiano e Villorba fino a Loria e San Zenone degli Ezzelini. Gli interventi più importanti, i viadotti, gli attraversamenti dei fiumi e le grandi infrastrutture, sono già stati realizzati, anche se al momento i cantieri impediscono di vederli. Ad oggi manca solo il completamento dei rilevati e le asfaltature. Si tratta di lavori che, stando alla tabella di marcia, verranno ultimati in meno di sei mesi. A livello complessivo, dopo l'apertura della Pedemontana resteranno da risolvere essenzialmente tre nodi. Il primo è la realizzazione, appunto, del collegamento con l'A27. Il secondo riguarda l'altra estremità della Pedemontana: il collegamento con l'A4 all'altezza di Montecchio Maggiore, nel vicentino. Per quest'ultimo svincolo i tempi sono più lunghi. Si punta a costruirlo entro il giugno del 2023. L'altro pezzo del puzzle sul quale sarà ancora necessario lavorare, infine, sarà il tratto di galleria all'altezza di Malo, sempre nel vicentino. Poi la superstrada sarà perfettamente funzionante in ogni suo dettaglio.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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