Veneto, strappo dei Dilettanti Campionati a porte aperte nonostante le direttive Figc

Sabato 19 Settembre 2020
Veneto, strappo dei Dilettanti Campionati a porte aperte nonostante le direttive Figc
I DILETTANTI
VENEZIA Il calcio dilettantistico veneto apre le porte al pubblico: oggi a livello giovanile, domani nei campionati di Promozione, Prima e Seconda categoria. Con un atto di forza il Comitato regionale ha dato un colpo di spugna al porte chiuse sancito meno di 24 ore prima dalla Federcalcio per tutti i campionati ufficiali che prevedono uno sviluppo continuativo su più giornate. «A seguito delle numerose e giustificate perplessità manifestate in merito ai chiarimenti sul protocollo per la ripartenza forniti dalla Figc il cambio di rotta del Cr Veneto si ritiene opportuno rimandare a quanto contenuto nel Dpcm del 7 agosto e nella successiva ordinanza 84 del 13 agosto della Regione che consentono la presenza del pubblico durante le competizioni e gli eventi sportivi sia all'aperto che al chiuso, che garantiscano il contingentamento, il controllo degli ingressi e la permanenza presso la postazione seduta assegnata, nei limiti quantitativi (fino a mille all'aperto, 200 al chiuso, ndr) e nel rispetto delle prescrizioni vigenti in Veneto».
DISTANZIAMENTO
Raccomandato quindi il distanziamento di almeno un metro e l'obbligo di mascherina dall'ingresso al raggiungimento del posto, la governance del pallone veneto ha «confermato l'accesso al pubblico alle manifestazioni del week end» salva la precisazione «che eventuali decisioni diverse ad opera di Organi sovraordinati (ad esempio la Questura o l'autorità sanitaria) dovranno essere rispettate». Una decisione, giunta dopo la pioggia di critiche dalle società, che il presidente regionale Giuseppe Ruzza ha così spiegato: «Siamo arrivati al porte aperte studiando meticolosamente le varie ordinanze, perché ci sembrava impossibile che in Friuli si potesse giocare con il pubblico e in Veneto no. Diciamo che la Regione Veneto finalmente ci ha fatto un grande regalo, reiterando fino al 15 ottobre con l'ordinanza numero 100 la precedente numero 84 che consente di aprire gli impianti sportivi all'aperto fino a mille spettatori. Noi in conflitto con la Figc? Non credo proprio, la Regione rappresenta lo Stato nel territorio ed è organo sovraordinato, quindi le sue disposizioni superano anche quelle della nostra federazione di riferimento»
Marco De Lazzari
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Ultimo aggiornamento: 12:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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