Tra stop e rinvii il paradosso dello sci

Martedì 25 Febbraio 2020
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ROMA Se il calcio, in ginocchio di fronte ai calendari intasati, è costretto a scegliere le porte chiuse, il resto del pianeta sport opta per la pausa, più o meno lunga, a seconda dei casi. E, va aggiunto, con una punta di nonsense in alcuni casi. Come quello dello sci che, al pari di altre discipline, ha scelto di fermare tutte le competizioni nazionali previste in questi giorni. Ok, ma c'è un piccolo dettaglio: sabato e domenica prossimi, sulle nevi di La Thuile, Aosta, farà tappa la coppa del Mondo femminile, per un SuperG e una combinata che potrebbero rafforzare la leadership di Federica Brignone. Morale della favole: sono attesi quasi 20 mila spettatori. L'evento è internazionale, quindi la Fisi non può farci molto. Resta una specie di contraddizione in termini. Sulla quale, ad esempio, è intervenuta la scherma che ha cancellato la tappa di coppa del Mondo di sciabola maschile in calendario a Padova dal 6 all'8 marzo prossimi.
FERMI TUTTI
Per il resto, stop e rinvii fioccano un po' ovunque. Il volley e il rugby fermano l'intera attività nazionale, dalla serie A ai giovani, fino al 1° marzo. Per evitare le forme di aggregazione, sono limitati anche gli allenamenti e così emerge la storia dei giocatori del Volley Treviso, serie B, che hanno ricevuto dal club un programma di esercizi da fare a casa. Si allineano anche gli sport su rotelle, che cancellano l'attività nazionale nelle 8 regioni a rischio, e la pallanuoto che rinvia il turno di serie A1 in programma domani e la Final Four di Coppa Italia prevista a Brescia nel fine settimana. Se non altro un raggio di luce arriva dal Giappone. «I preparativi per le Olimpiadi vanno avanti come previsto», ha detto ieri il Cio, ricevendo la sponda da Team Usa che ha accreditato per i Giochi 620 atleti come nulla fosse.
Gianluca Cordella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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