TORINO Due espulsioni, tre rigori e una gran confusione in campo, con Calvarese

Domenica 16 Maggio 2021
TORINO Due espulsioni, tre rigori e una gran confusione in campo, con Calvarese assoluto protagonista, in negativo. La Juve batte l'Inter e rimane in corsa per una qualificazione in Champions che si deciderà all'ultima giornata. Ma è una partita strana, viziata dagli episodi e con pochissime occasioni, vinta dalla squadra che aveva più necessità di punti e metabolizzata da Conte senza eccessi di nervosismo, in panchina. Ritmi bassi, la Juve parte meglio del solito, con Kulusevski a sorpresa accanto a Ronaldo, ma un passo indietro, a uomo su Brozovic in fase di non possesso. Pronti via Calvarese si prende la scena, deve consultare il Var per punire una trattenuta Darmian-Chiellini con il rigore, errore di Ronaldo che però infila Handanovic sul tap-in e fa 101 in bianconero. Dall'altra parte l'unica sbavatura di de Ligt su Lautaro in area costa cara. Contatto minimo piede su piede, rigore solo al Var che Lukaku trasforma per l'1-1. Juve di nuovo in vantaggio nel finale di primo tempo con un missile di Cuadrado deviato da Eriksen, e nella ripresa rimane in 10 per un'espulsione sciagurata (ma secondo giallo troppo fiscale) di Bentancur.
STRATEGIA VINCENTE
Pirlo corre ai ripari e sacrifica prima Kulusevski, poi Ronaldo, mentre l'Inter assedia l'area di Szczesny ma per segnare c'è ancora bisogno della Var review. Autogol di Chiellini - su pressione non fallosa di Lukaku - inizialmente annullato, poi concesso da Calvarese, nel finale la decide un altro guizzo di Cuadrado che si procura e trasforma il penalty del definitivo 3-2, mentre Brozovic perde la testa e lascia anche i suoi in 10 per un fallaccio (secondo giallo). «È stata una partita da Juve - si consola Pirlo -, come non è quasi mai successo in tutta la stagione. Era fondamentale continuare la rincorsa e abbiamo ancora una speranza di Champions, ci proveremo a Bologna. Ce la siamo giocata molto bene fino all'espulsione di Bentancur, poi è diventata una partita diversa, di sacrificio. Quando giochiamo con questo fuoco e questa voglia è difficile batterci. Ronaldo? È stata una delle poche volte in cui era contento di uscire. Stava faticando a rincorrere gli avversari senza la possibilità di fare gol. E nello spogliatoio era tranquillo e sorridente. Vincere in 10 con l'Inter non è facile. Abbiamo un grande spirito di squadra, speriamo in qualche passo di chi ci sta davanti. Ora la cosa più importante è recuperare energie perché abbiamo speso tanto. Dobbiamo essere nelle migliori condizioni mercoledì in Coppa Italia. Non mi è piaciuto come ha interpretato la gara Calvarese e in particolare il metro di giudizio sui gialli». Sulla stessa linea Chiellini. «Una vittoria importante, difficile, contro i più forti d'Italia, non abbiamo rubato niente. Abbiamo tirato fuori l'orgoglio, non so se ci porterà in Champions ma meritiamo di giocarcela fino all'ultimo. Il mio futuro? Le scelte le fanno altri». Stellini, il vice di Conte, non fa drammi per la sconfitta. «In campo abbiamo fatto ciò che dovevamo. Gli episodi sono talmente chiari ed evidenti che è inutile anche commentarli. Ci rimane la gioia di aver vinto lo scudetto».
Alberto Mauro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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