Tante ipotesi per sostituire Arslan davanti alla difesa

Giovedì 3 Dicembre 2020
L'ASSENTE
UDINE (st.gi.) Tolgay Arslan domenica all'Olimpico ha festeggiato il primo gol della sua avventura italiana, tornando a esultare dopo 5 anni, ma il numero 5 era anche relativo ai cartellini gialli dall'inizio del campionato. Una media non lusinghiera, ma che alla fine può starci, visto il ruolo di schermo davanti alla difesa che porta a commettere qualche fallo in più. Così, dopo la prima gioia, il centrocampista tedesco affronterà la prima partita da spettatore nella Dacia Arena vuota, sostenendo i compagni soltanto con la voce e non con le giocate in mezzo al campo. Non sarà una cosa abituale, perché finora il numero 22 bianconero ha marcato visita soltanto contro lo Spezia. Il precedente non è rassicurante, alla luce della sconfitta (0-2) contro i liguri nel capitolo peggiore della stagione dell'Udinese. Coincidenza o no, l'assenza di Arslan non sarà di poco conto e dovrà essere ben gestita da Gotti e dal suo staff. Basti pensare alle altre 8 partite di serie A in cui il tedesco è stato sempre titolare in mezzo al campo, anche se ci è rimasto per 90' soltanto al Mapei Stadium, nello 0-0 contro il Sassuolo, primo dei tre risultati utili consecutivi.
Nell'unico precedente il sostituto di Arslan è stato Rodrigo De Paul. O meglio: la mossa di Gotti fu quella di mettere l'argentino in cabina di regia. Il 10 era stato egregio anche in quella circostanza e non è detto che non possa essere riproposto pure contro l'Atalanta, per ribattere con la qualità alla tecnica dei nerazzurri in fase offensiva. In questo caso la scelta più logica porterebbe all'inserimento da mezzala destra di Makengo. Il francese finora non è riuscito a lasciare il segno: potrebbe sfruttare l'occasione per mettersi in mostra contro un avversario importante, che però sta vivendo alti e bassi tra campionato e Champions. In realtà, la primissima alternativa ad Arslan sulla carta sarebbe Mandragora, che però con ogni probabilità non sarà a disposizione contro gli orobici. Poi il brasiliano Walace e il bosniaco Jajalo scalpitano per giocare da titolari di fronte ai nerazzurri di Gasperini. L'ex del Palermo è reduce dall'errore grave, ma non decisivo, contro la Lazio, mentre Walace non sembra ancora nel pieno della condizione. Se Gotti dovesse orientarsi su uno dei due, sarebbe più che probabile una staffetta per suddividere i 90' e non sovraccaricare alcun giocatore, in vista del rientro dalla squalifica dello stesso Arslan. Insomma: le chiavi del centrocampo per domenica pomeriggio sono ancora senza padrone, con lo staff tecnico che deciderà soltanto nelle prossime ore a chi affidarle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci