STRAORDINARIA
TORINO La Motor Valley emiliana è una fucina inesauribile di idee, frutto di aziende che custodiscono la tradizione ma sanno guardare al futuro. Alcune sono sfide davvero ambiziose, come quella dell'hypercar elettrica Fulminea svelata dall'imprenditore Gianfranco Pizzuto.
Pioniere del green e co-fondatore nel 2007 della californiana Fisker, l'imprenditore oggi è Ceo della Automobili Estrema con sede a Modena. «Abbiamo ideato spiega - la prima hypercar elettrica italiana con omologazione stradale per entrare nel mondo della eco-mobilità da grandi protagonisti. Una vettura dalle prestazioni fenomenali e dalla tecnologia innovativa».
Fulminea ha una potenza straordinaria di 2.040 cavalli, è ancora un modello di stile non marciante, ma proprio a Modena sta nascendo la catena di assemblaggio che dal secondo semestre 2023 sarà pronta a sfornare i primi dei 61 esemplari previsti. Il prezzo è di 1,96 milioni di euro più Iva. Roba da veri appassionati, ma super ricchi.
Tra le innovazioni della supercar ecologica, una primizia mondiale: un pacco-batteria ibrido caratterizzato da celle agli ioni di litio allo stato solido della società belga Abee, e da super condensatori. Il sistema di accumulatori che lavora come un Kers di F1 - è realizzato con lo specialista turco Imecar Elektronik.
ECCELLENZA DEI DISTRETTI
Altri partner qualificati della start-up modenese appartengono al distretto torinese: Tetra, Epta Design, Est Mobile e Ucif Modelli. A Torino operano i team di design e modellazione di Automobili Estrema. Nei programmi c'è la realizzazione, entro il 2025, di una gigafactory per la produzione su larga scala di batterie evolute, investimento da 400/500 milioni. L'hypercar Fulminea ha una linea sinuosa, un'eleganza muscolare con componenti racing. Assetto da competizione, elementi aerodinamici in carbonio, una grande ala mobile posteriore che a vettura ferma si integra nella carrozzeria, estrattori attivi e prese d'aria frontali e posteriori. Porte a farfalla, per un accesso agevole, telecamere al posto dei retrovisori.
Fulminea, con scocca in carbonio, è lunga 4,68 metri, larga 2,05 e alta 1,15. Ha 4 motori elettrici con una potenza di 1,5 megawatt e in meno di 10 secondi può raggiungere i 320 km/h. L'innovativo pacco batterie, grazie alle celle allo stato solido e alla tecnologia cell-to-pack con un peso limitato a 300 kg, garantisce un'autonomia di 520 km e ha una capacità di 100 kWh.
Piero Bianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO La Motor Valley emiliana è una fucina inesauribile di idee, frutto di aziende che custodiscono la tradizione ma sanno guardare al futuro. Alcune sono sfide davvero ambiziose, come quella dell'hypercar elettrica Fulminea svelata dall'imprenditore Gianfranco Pizzuto.
Pioniere del green e co-fondatore nel 2007 della californiana Fisker, l'imprenditore oggi è Ceo della Automobili Estrema con sede a Modena. «Abbiamo ideato spiega - la prima hypercar elettrica italiana con omologazione stradale per entrare nel mondo della eco-mobilità da grandi protagonisti. Una vettura dalle prestazioni fenomenali e dalla tecnologia innovativa».
Fulminea ha una potenza straordinaria di 2.040 cavalli, è ancora un modello di stile non marciante, ma proprio a Modena sta nascendo la catena di assemblaggio che dal secondo semestre 2023 sarà pronta a sfornare i primi dei 61 esemplari previsti. Il prezzo è di 1,96 milioni di euro più Iva. Roba da veri appassionati, ma super ricchi.
Tra le innovazioni della supercar ecologica, una primizia mondiale: un pacco-batteria ibrido caratterizzato da celle agli ioni di litio allo stato solido della società belga Abee, e da super condensatori. Il sistema di accumulatori che lavora come un Kers di F1 - è realizzato con lo specialista turco Imecar Elektronik.
ECCELLENZA DEI DISTRETTI
Altri partner qualificati della start-up modenese appartengono al distretto torinese: Tetra, Epta Design, Est Mobile e Ucif Modelli. A Torino operano i team di design e modellazione di Automobili Estrema. Nei programmi c'è la realizzazione, entro il 2025, di una gigafactory per la produzione su larga scala di batterie evolute, investimento da 400/500 milioni. L'hypercar Fulminea ha una linea sinuosa, un'eleganza muscolare con componenti racing. Assetto da competizione, elementi aerodinamici in carbonio, una grande ala mobile posteriore che a vettura ferma si integra nella carrozzeria, estrattori attivi e prese d'aria frontali e posteriori. Porte a farfalla, per un accesso agevole, telecamere al posto dei retrovisori.
Fulminea, con scocca in carbonio, è lunga 4,68 metri, larga 2,05 e alta 1,15. Ha 4 motori elettrici con una potenza di 1,5 megawatt e in meno di 10 secondi può raggiungere i 320 km/h. L'innovativo pacco batterie, grazie alle celle allo stato solido e alla tecnologia cell-to-pack con un peso limitato a 300 kg, garantisce un'autonomia di 520 km e ha una capacità di 100 kWh.
Piero Bianco
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