«Stavolta saliamo sul gradino più alto Dopo Jacobs nulla è impossibile»

Martedì 3 Agosto 2021
BEACH VOLLEY
TOKYO Non c'è che dire: se c'è una cosa in grado di rivitalizzare Daniele Lupo e Paolo Nicolai è l'aria dei Giochi. Sulla sabbia a cinque cerchi non hanno mai fallito e ieri, battendo 2-0 (22-20, 21-18) i polacchi Bryl-Fijalek, sono entrati per le terze Olimpiadi di fila tra le migliori otto coppie del torneo. «Poi è chiaro che l'obiettivo è migliorarsi sempre», dice Daniele. E nel loro non è un'affermazione banale perché migliorarsi significherebbe mettersi al collo la medaglia d'oro. Prima però c'è da superare un ostacolo durissimo, la coppia del Qatar Cherif-Ahmed, testa di serie numero 1 del ranking mondiale. Sulla sabbia della Shiozake Arena si gioca domani alle 22, le 15 in Italia. E Lupo, Il maestro, come lo avevano ribattezzato a Rio, non ha lezioni da prendere da nessuno. «Sono contentissimo, stiamo giocando veramente bene. Soprattutto non abbiamo mai sbagliato l'approccio alla gara, sia di testa sia a livello di energia»
Cosa c'è di diverso rispetto a Rio?
«Sicuramente abbiamo molta esperienza in più. Sotto i ponti sono passate tante vittorie ma anche molte sconfitte, che se sai analizzare gli errori ti aiutano a crescere. Il nostro livello di consapevolezza aumenta gara dopo gara».
E resta altissimo quando giocate i tornei olimpici
«In realtà io e Paolo siamo sempre ad altissimi livelli, in fin dei conti siamo da una vita tra le prime dieci coppie al mondo e non è facile riuscirci per così tanti anni».
Contro gli altri polacchi Kantor e Losiak avete fatto un punto talmente bello che ha fatto milioni di visualizzazione in giro per il mondo
«Siamo diventati anche un fenomeno social, vedi? Ci fa super piacere. Noi in campo lottiamo sempre e quel punto è proprio la sintesi della nostra filosofia. Se poi questo diventa anche un manifesto per la promozione del beach volley sono ancora più felice».
Ieri avevate una tifosa vip: Federica Pellegrini.
«È stato un onore vederla in tribuna con il presidente Malagò. Fede è una campionessa eccezionale oltre che un'amica»
A proposito di campioni: cosa le ha trasmesso l'impresa di Jacobs?
«Mi ha fatto pensare che nulla è impossibile, che tutto va sempre giocato dall'inizio alla fine, che non bisogna mollare mai, nemmeno un punto».
Jacobs si allena a Roma. Simona Quadarella ha vinto una medaglia, un'altra arriverà oggi dalla vela con Caterina Banti.
«Mi viene da commentare alla romana, con un daje. Che posso dire? Hanno fatto tutti delle imprese clamorose. Spero di poter mettere anche il mio nome a fianco ai loro. A Rio sono stato, con Paolo, la prima medaglia del beach italiano. Sarebbe bello diventare il primo oro. Romano».
G.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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