Stadi aperti, sì al 25% del pubblico

Giovedì 24 Settembre 2020
LA RIAPERTURA
ROMA La mossa dell'Emilia Romagna che ha forzato il blocco dando la possibilità a mille persone di seguire le gare di serie A già dalla prima giornata ha di fatto aperto una breccia importante. Tornare indietro non si può. Anzi. Il governo ha varato un protocollo per la graduale riapertura degli impianti. Non solo quelli per il calcio ma per tutte le competizioni sportive. Oggi la Conferenza delle Regioni dovrebbe approvarlo all'unanimità (possibili anche modifiche). Poi toccherà al Cts, domani, dare un parere nel merito. A rivelarlo è stato il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora durante il question time alla Camera. La bozza di lavoro si compone di 3 pagine. Non c'è una data precisa per la riapertura. Su questo punto le parole di Spadafora lasciano intendere altro: «Chiaramente dopo i dati che arriveranno dall'impatto della riapertura delle scuole su tutto il sistema paese».
MASCHERINE
Con ogni probabilità la data di riapertura sarà quella del 17-18 ottobre come più volte ipotizzato. Subito dopo la sosta delle Nazionali. Lo stesso protocollo varrà anche per le serie minori. Sarà consentito l'ingresso di persone pari ad un massimo del 25% della capienza degli stadi. Mille per ogni blocco funzionale, che per forza di cose non saranno i settori abituali degli stadi. Ogni tifoso dovrà prenotare il biglietto tramite dei canali on line, avrà un biglietto nominale e un posto assegnato che dovrà rispettare. Nei vari settori dovrà essere garantito un distanziamento di almeno un metro tra le teste. Obbligatoria la mascherina che dovrà essere indossata anche per tutto lo svolgimento della partita. Inoltre sarà vietata l'apertura di bar e punti di ristoro. Ci sarà personale incaricato che servirà da bere durante la partita.
Emiliano Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci