Squadra di C in quarantena: si era allenata con la Juve u.23

Venerdì 28 Febbraio 2020
CALCIO
Il calcio entrato in fibrillazione per l'epidemia coronavirus, tra rinvii, porte chiuse e polemiche, affronta per la prima volta un'emergenza che lo coinvolge direttamente. Un'intera squadra di professionisti, la Pianese, formazione di Piancastagnaio (Siena) che disputa il campionato di serie C, girone A, è stata messa in quarantena dopo che uno dei suoi giocatori, un 22enne, è risultato positivo al tampone per il Covid-19 cui si è sottoposto l'altro ieri per aver accusato alcuni malesseri. I toscani avevano giocato domenica in campionato ad Alessandria contro la Juventus U23, ma senza schierare il calciatore in questione, già febbricitante. Per precauzione, comunque, la Juve ha deciso di impedire per qualche giorno ai componenti della U.23 di allenarsi con la prima squadra, anche se nessuno di loro ha accusato finora sintomi che possano far temere un contagio.
Il 22enne, domiciliato ad Abbadia San Salvatore, si trova ricoverato in isolamento, nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Siena ma è in buone condizioni e non ha più la febbre. In attesa della conferma della positività da parte dell'Iss, per una famiglia di quattro persone che aveva avuto contatti con lui è stata disposta la quarantena con sorveglianza attiva a Grosseto. Proprio ieri, nel giorno in cui è emerso il caso, la Pianese avrebbe dovuto tornare ad allenarsi. Invece tutti i giocatori, tra cui altri due avrebbero avuto sintomo influenzale, sono stati invitati a rimanere nelle loro abitazioni in quarantena. Stessa sorte, fa sapere la società, per lo staff tecnico e dirigenti: una trentina in tutto le persone in isolamento volontario fiduciario nei loro luoghi di residenza, sparsi in diverse regioni.
Non è invece contagiato, e nemmeno ha alcun sintomo di influenza, il tecnico della squadra ungherese dell'Honved, l'italiano Giuseppe Sannino. Questo però non è bastato al club, che ha deciso comunque di sospenderlo insieme con il suo staff per timori che in un recente viaggio in Italia «possa essere entrato in contatto con persone che vivono nelle aree interessate dal coronavirus».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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