Sfida salvezza al Genoa, il Brescia spedisce la Spal in B

Lunedì 20 Luglio 2020
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Non c'è paragone, in stagione, fra il calcio del Lecce, sempre spettacolare, persino nelle 6 sconfitte di fila recenti, e le prestazioni del Genoa, con 3 allenatori succedutisi. Chi giocava meglio, al grifone, era Andreazzoli, che superò la Fiorentina di Montella, entrambi però vennero esonerati. Dunque a Marassi finisce 2-1, i pugliesi scivolano a - 4 e la Spal è condannata aritmeticamente, con 4 giornate di anticipo.
L'avvio è rossoblu, con il duo Pandev-Sanabria, a bersaglio al secondo tentativo. L'imbucata del macedone è sporcata da Donati, Sanabria s'infila e al 7' segna e indirizza il match. Era già stato l'uomo della salvezza con Prandelli.
STURARO E BABACAR KO
Si fanno male Sturaro e Babacar, entra nel Lecce Ladapula che alla seconda chance si procura il rigore, sull'uscita di Perin, più fallosa rispetto a quella di Handanovic su Strefezza in Spal-Inter. Dal dischetto Mancuso sbaglia, come con la Lazio, sparando altissimo. Il resto è giallorosso, come in ogni gara equilibrata in cui una deve recuperare e ha più tecnica. La pizzica salentina prosegue nella ripresa: angoli e il pari di Mancuso, su cross insidioso. Il Genoa si fa vivo con Criscito (palo a gioco fermo) e con Schone, il più insidioso però è Barak, lasciato in prestito dall'Udinese. Il Genoa si fa coraggio e segna da fuori con il destro del polacco Jagiello, palo e poi palla sulla schiena di Gabriel. Il Lecce ha un calendario più semplice ma un - 5 (per i confronti diretti, 1-1 all'andata) sul Genoa, al 13° campionato di serie A di fila e per la quinta volta in bilico.
Ora che la salvezza è perduta, la Spal gioca meglio. Discreta con l'Inter, al di là dello 0-4, e bene anche a Brescia. Concede un'occasione a Torregrossa ma è insidiosa con Cerri e avanza al 42': Dabo dialoga con Missiroli al limite, il portiere Joronen rimpalla, anche sullo stinco di Dabo e la palla entra. La ripresa è delle rondinelle, chance per Mateju, Skrabb e Donnarumma. Tunjov e Cerri pungono per la squadra di Gigi Di Biagio, che ha peggiorato decisamente la media punti di Semplici: subisce il pari e il sorpasso dal ceco Zmrhal, 27 anni, servito da Donnarumma. In mezzo anche il gol annullato a Martella.
SPRINT FINALE
A Firenze è partito il classico sprint finale di Beppe Iachini, che riprende il Cagliari al 12° posto, è a - 6 dal Sassuolo, dove non venne confermato per far posto a De Zerbi.
Il Torino resta tranquillo, a + 8 sul Lecce, Longo cerca di scacciare l'ombra di Pioli e Giampaolo, mentre Commisso vorrebbe Juric dal Verona. Autorete iniziale di Lyanco, su ciabattata di Kouame: il Toro non calcia mai in porta, nel primo tempo. A un quarto d'ora dalla fine palo di Belotti, poi il raddoppio di Cutrone, su errore di Meitè. Viola superiori, con Ribery e Castrovilli.
Vanni Zagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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