SERIE A, VENTI DI SPERANZA

Venerdì 29 Maggio 2020
SERIE A, VENTI DI SPERANZA
L'ANNUNCIO
ROMA Il calcio ritorna. Finalmente. L'amico ritrovato che darà un senso di normalità al Paese. Sarà la Coppa Italia, con semifinali (il 13 giugno Juve-Milan e il 14 Napoli-Inter) e la finale il 17 a Roma a disegnare il ritorno prima della ripartenza, fissata al 20 giugno, della Serie A. Gli italiani torneranno a tifare 96 giorni dopo l'ultima partita, Sassuolo-Brescia del 9 marzo. Torna il calcio, ma resta la quarantena. Restano da giocare ancora 12 giornate, più 4 recuperi: 124 partite. Un tour de force massacrante, tre gare alla settimana (per ora gli slot orari sono: 17,15; 19,30; 21,45). La serie A, dunque, è pronta a camminare in equilibrio su un filo molto sottile. Un positivo potrebbe rimettere tutto in discussione visto che restano i 14 giorni di stop in caso di contagio. Ora però era fondamentale ripartire, il resto si vedrà. D'altronde un piano B (play-off) e un piano C (classifica congelata) il presidente Gravina li ha già preparati conscio del rischio che il campionato è pronto a correre. Ed è proprio questo che ha convinto Palazzo Chigi a far ripartire il calcio.
OGGI IL CALENDARIO
Oggi l'Assemblea di Lega deciderà il calendario: i club spingono per cominciare dai recuperi, le tv vorrebbero la 27/ima giornata. In attesa di capire cosa vedranno il 20, i tifosi potranno soddisfare l'astinenza da calcio già una settimana prima la coppa Italia. Si comincerà, come detto, con la Coppa Italia. Una scelta che fa contenti tutti. Il ministro che voleva le gare in chiaro sulla Rai, i club e Sky che reclamavano un decreto ad hoc per sbloccare i diritti in chiaro del campionato. Insomma la tv di Stato sarà quella che ufficialmente farà tornare il calcio in televisione e le pay tv manterranno intatti i loro diritti. Anche se Spadafora è tornato ad appellarsi a Sky e Dazn auspicandosi «che si possa andare incontro alla volontà di tutti gli italiani di vivere questa ripresa con passione e anche evitando assembramenti in luoghi pubblici per andare a vedere le partite». Tradotto vorrebbe una parziale offerta accessibile a tutti. Le contrattazioni sono già partite.
LA SVOLTA
La svolta era arrivata già in mattina con l'ok del Cts al protocollo presentato da Figc e Lega per la ripartenza. Poi quaranta minuti di confronto tra il Ministro Spadafora e le componenti del calcio. Clima sereno e unità d'intenti dopo mesi di frizioni. «Come avevamo detto il calcio sarebbe ripartito quando ci sarebbe stato tutte le condizioni di sicurezza e quando il Cts ci avrebbe dato tutti gli ok. Ora il Paese sta ripartendo, lo sport sta ripartendo» ha dichiarato con soddisfazione Spadafora. Il grande lavoro svolto dal presidente della Federcalcio Gravina, supportato dal numero uno della Serie A ha dato i frutti sperati. Una grande vittoria anche in chiave futura. Un grosso credito da spendere quando fra un anno si andrà alle elezioni. «La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il Ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile» ha detto il presidente della Figc. A fargli eco il numero uno di Lega, Dal Pino: «Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro, che per la Serie A deve significare tornare a essere il campionato più bello del mondo». Un clima sereno che ha riunito per un attimo anche gli opposti: Lotito e Cairo. «E' la vittoria del calcio italiano» ha gridato il primo, «Avevo dei dubbi ma ora sono pronto» ha ammesso il secondo.
GLI ALTRI CAMPIONATI
Nel corso dell'incontro si è parlato anche del riavvio della Serie B, «torneremo il 20 giugno» dice il presidente Balata. La C probabilmente farà solo play-off e play-out. La prossima settimana ci sarà invece una call specifica per il calcio femminile, che potrebbe invece ricominciare alla metà di luglio. Insomma i tifosi possono tornare a tifare. Ma con le dita incrociate.
Emiliano Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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