SERIE A, I GOL NON FANNO CLASSIFICA

Giovedì 4 Giugno 2020
LO SCENARIO
ROMA La classifica? Per stilarla bisognerà fare i conti. Calcolatrice alla mano per capire quale sarà il piazzamento della propria squadra bisognerà fare pochi piccoli passaggi. C'è addirittura una formula scritta che ricorda moquelle presenti nei libri di algebra. Bisognerà fare la media dei punti ottenuti in casa e moltiplicarli per le gare che ancora mancano da giocare in casa. Stessa cosa per le partite in trasferta. Poi basterà sommarli e aggiungerci i punti in classifica al momento dell'interruzione. Semplice no? Magari non proprio immediato. Secondo questo metodo la posizione di ogni singola squadra verrà pesata. O almeno così si legge nel documento di 13 pagine redatto dalla Figc per spiegare come funzionerà l'algoritmo. Come già anticipato ieri su Il Messaggero questo «modello matematico per la ponderazione delle classifiche nell'impossibilità di conclusione regolare dei campionati», sarà utilizzato se, a torneo iniziato, ci sarà un nuovo stop. Questa la proposta che il presidente della Federcalcio ha fatto a tutte le componenti calcistiche. Chiaro che l'interessata numero uno sia la Serie A. E ha dato tempo fino a venerdì, giorno dell'assemblea della massima serie, per proporre nuove idee o modifiche. Poi il Consiglio Federale dell'8 ratificherà le scelte. Il modello dell'algoritmo è stato rivisto negli ultimi giorni e la versione aggiornata, che sarà portata nella riunione di domani, non contiene più quel 10% relativo all'indice di redditività dei gol (calcolato così: reti fatte diviso il numero di punti e moltiplicato per la differenza gol). Il 100% della classifica sarà determinato solo dal calcolo della media dei punti.
COSA DETERMINA
Se a scendere in campo sarà la formula matematica lo scudetto non verrà assegnato. Il calcolo servirà, invece, a stabilire le squadre che si classificheranno per le prossime coppe europee e le tre retrocesse. Da stabilire ancora la limitazione per l'applicazione dell'algoritmo: si parla di almeno tre turni di campionato disputati. E playoff e playout che non piacciono proprio alla serie A? La proposta rimane sempre la stessa: vi si ricorrerà solo nel caso in cui il campionato non dovesse proprio ripartire. Il ragionamento fatto da via Allegri è molto semplice: se il torneo riparte e si ferma per la presenza di contagiati, come si può chiedere ad una squadra che magari ha più di un calciatore positivo di poter giocare gli spareggi? Ci sarebbe un possibile disparità. Ecco allora che la fredda formula matematica aiuterebbe la riduzione delle polemiche. O almeno si spera. Non ci sarebbero clamorosi stravolgimenti. Facendo una proiezione dell'attuale classifica il Milan (se non dovesse vincere la Coppa Italia) sarebbe superato dal Verona, che andrebbe in Europa League, e dal Parma. Il Torino guadagnerebbe una posizione in più a discapito dell'Udinese.
Emiliano Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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