RUGBY
L'Italia del rugby ha segnato tre mete alla Francia e due all'Irlanda.

Sabato 31 Ottobre 2020
RUGBY
L'Italia del rugby ha segnato tre mete alla Francia e due all'Irlanda. In base a quante ne segnerà oggi a Roma all'Inghilterra, ore 17,45 nell'Olimpico a porte chiuse, può essere l'ago della bilancia per assegnare il titolo del Sei Nazioni dell'era Covid.
Una Nazionale reduce da 26 sconfitte di fila in 5 anni non è in grado di essere protagonista diretta del torneo. Nell'edizione che si chiude oggi con il Super sabato ha trovato però il modo di esserlo indirettamente. La dimensione delle sue sconfitte deciderà il vincitore 2020 per differenza punti in caso di possibile arrivo a pari merito dell'Inghilterra con Francia o Irlanda (ore 21 scontro diretto a Parigi), come si vede dalla classifica in fondo. Alle 15,15 a Llanelli (il Millennium di Cardiff è ancora un ospedale Covid) Galles-Scozia farà inizia l'abbuffata ovale, in diretta su DMax.
L'Italia contro l'Inghilterra, mai battuta in 26 test, è chiamata come sempre a fare bella figura, non a vincere. Dovesse incredibilmente riuscirci in queste condizioni firmerebbe il risultato del secolo. Ma anche fare bella figura non è facile per una squadra in ricostruzione perenne. «Siamo consapevoli che per noi è un nuovo inizio - presenta la gara il ct Franco Smith - Gli obiettivi sono tanti. Innanzitutto identificare quali sono i giocatori che possano portare avanti la bandiera dell'Italia. Vogliamo creare un Dna specifico con un'alta etica del lavoro: pian piano bisogna costruire tutto».
«INTENDIAMO DOMINARE»
Per ora quel Dna è l'acronimo di Deludente (o deprimente) nazionale azzurra. Speriamo da oggi cominci a mostrare qualche gene positivo. L'Inghilterra non farà nulla per agevolarlo, pur avendo 6 titolari fuori e 4 debuttanti in lista. «Intendiamo dominare le varie aree del gioco - spiega alla Bbc il numero 8 Billy Vunipola - Solo dopo penseremo a fare punti. Non succederà come nel 2015, quando in una situazione simile abbiamo giocato a seven con la Francia, vincendo 55-35, ma incassato troppi punti. Il titolo così è andato all'Irlanda».
Sarà battaglia vera quindi. Fisica. Di conquista sui punti d'incontro. Di demolizione dell'avversario per poi infilzarlo con più mete possibili. L'Italia dovrà resistere ancorata alla terza linea, il reparto più qualitativo, all'estro dei giovani creativi Minozzi (reduce dalla finale del campionato inglese) e Garbisi, alla concretezza. Piazzando qualche meta per decidere l'esito del Sei Nazioni, nonostante il 10° Cucchiaio di legno in arrivo.
Classifica: Irlanda 14 (differenza punti +38), Inghilterra 13 (+15), Francia 13 (+13), Scozia 10 (+14), Galles 7 (+25), Italia 0 (-105).
Ivan Malfatto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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