Ronaldo, dalla Francia si parla di crisi «La Juve non è squadra alla sua altezza»

Mercoledì 5 Agosto 2020
L'AFFARE
TORINO Mentre l'Inter sogna Messi, la Juventus si aggrappa a Ronaldo per la sfida senza rete contro il Lione, il duello tra i due giocatori più forti del mondo (11 Palloni d'Oro in coppia) si rinnova, sul mercato. Nulla è scontato, la Pulce a Milano sarebbe il capolavoro di Suning e Marotta, mentre Nedved e Paratici aspettano Cristiano. Non i suoi gol - nonostante le 31 reti la Lega di A ha premiato Dybala come MVP del campionato -, ma segnali per il futuro. Sui social, nei giorni scorsi, CR7 è stato piuttosto chiaro: «E ora il terzo scudetto» il suo messaggio con conferma implicita, ma a 35 anni lo scudetto potrebbe non bastare e il bilancio stagionale rischia di essere fortemente condizionato dalla Champions. L'anno scorso nella fase ad eliminazione diretta si è scatenato con 5 gol, tre nella rimonta contro l'Atletico e due tra andata e ritorno contro l'Ajax (ma senza evitare l'eliminazione). Quest'anno dovrà salvare (di nuovo) la Juventus contro il Lione, e dalla Francia si chiedono: fino a quando?
L'INDISCREZIONE
Secondo France Football, il portoghese si sente quasi prigioniero a Torino e non considera la squadra bianconera alla sua altezza. Rivelazioni shock, che potrebbero anticipare colpi di scena clamorosi sul mercato, ma assolutamente in linea con il personaggio: esigente a livelli maniacali con se stesso ma con chi lo circonda. La ricostruzione francese risale al 22 ottobre scorso, dopo la sfida di Champions contro la Lokomotiv Mosca, al termine di una cena con i vertici della dirigenza juventina, Cristiano e il suo entourage. La ricerca di nuovi stimoli avrebbe spinto il portoghese a prendere in considerazione il Psg, una delle poche società al mondo in grado di sostenere il suo ingaggio. France Football parla di sogno parigino alla corte di Al Khelaifi, Neymar e Mbappé, un sogno però ridimensionato dall'emergenza sanitaria che ha reindirizzato il destino di CR7. Dopo la pandemia, infatti, le quotazioni della sua permanenza a Torino sono in rialzo, posticipando di fatto il problema, perché le perplessità di Ronaldo sembrano di natura più tecnica che ambientale.
LA DIMENSIONE
E' vero che Torino non è Madrid e nemmeno Parigi, ma sotto la Mole CR7 ha trovato la sua dimensione, tra le splendida villa in collina e lo yacht milionario per rilassarsi in Liguria. Le ragioni delle inquietudini sarebbero più pratiche: la scarsa sintonia con Sarri, il gioco non entusiasmante della Juve e la sensazione che tutto o quasi dipenda da lui. Il suo valore aggiunto in campo è imprescindibile, ma la Juve potrebbe prendere in considerazioni offerte superiori ai 70 milioni, in ottica ricambio generazionale e per abbattere il monte ingaggi. Ha un contratto fino al 2022 e l'anno prossimo guadagnerà più di 37 milioni netti (comprese le 2,5 mensilità posticipate durante il lockdown), ora il Lione, poi ci sarà tempo per pensare al suo futuro.
Alberto Mauro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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