Resana e l'incubo dei tiri liberi: «Solo questione di testa»

Mercoledì 6 Novembre 2019
PRIMATO NEGATIVO
RESANA Ma quanto possono incidere i tiri liberi in una gara di pallacanestro? In America, Shaquille O'Neal (52% in carriera su oltre 13mila tentativi) per sopperire al l'hack-a-shaq aveva il suo allenatore personale per ottimizzare le percentuali dalla lunetta. In Italia invece Stefano Rusconi (30% nell'anno del primo scudetto Treviso e 50% in carriera) era l'antitesi dei vari Carlton Myers (3224/3784 in carriera) o Vincenzino Esposito (2014/2330) che tiravano i liberi con quasi il 90%. Ma ciò che è accaduto al Resana, formazione che gioca in C Silver, nell'ultimo turno di campionato ha dell'incredibile. La Virtus ha infatti chiuso la sfida, poi persa contro i cugini del Roncade, con un 6/21 ai tiri liberi che difficilmente trova riscontri negli ultimi anni nei campionati senior, almeno tra le squadre trevigiane.
UN DISASTRO
In stagione la Virtus è scesa sotto il 52% complessivo con un totale di 69/133, battendo addirittura il proprio primato di inizio 2014-2015, quando l'allora squadra guidata da Tony Mormile, fece 55/100 a cronometro fermo. Ma sono diverse le partite ogni fine settimana che finiscono con squadre poco sopra al 50% di realizzazioni. In sostanza ecco riproposto il solito amletico dilemma: i tiri liberi sono questione di allenamento, di tecnica o semplicemente di concentrazione? Risponde proprio il coach di Resana, Massimo Cavalli, anticipando che in settimana non farà esercizi particolari mirati sui liberi. «Nel caso di giocatori senior, credo sia solo una questione di testa -esordisce il coach ex Reyer Venezia- in quanto la pressione può giocare brutti scherzi. Sicuramente il miglioramento lo si può fare con i giovani, studiando e correggendo la tecnica con esercizi che scompongono il gesto e con ripetizioni per consolidarlo nella maniera corretta. Ma da senior diventa un circolo vizioso, dove più sbagli più aumenta il peso della palla».
LA PRESSIONE DELLA GARA
Il 6/21 a cronometro fermo nell'ultima gara, non è altro però che l'ultima prestazione da dimenticare della stagione. «Posso dire che nell'incontro precedente abbiamo tirato con un 12/16 e in allenamento le percentuali sono più alte. In partita manca la capacità, a mente fredda, di fare una cosa facile ma in cui senti tutta la pressione addosso». In settimana come svolgerai l'allenamento? Con serie mirate di tiri liberi? «Continuerò ad allenare normalmente, cercando di aumentare la competitività nelle partite magari con liberi già senza bonus falli, per ricreare situazioni di gioco in cui ogni libero è importante nell'economia della gara». Perdere le partite ai liberi però fa arrabbiare e non poco. «I giocatori dovranno acquistare più fiducia in loro stessi, sapendo che prima o poi i tiri entreranno. E se non entreranno, troveremo con altre soluzioni di tiro i punti mancanti».
Remo Primatel
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