PALLAVOLO
«L'approdo in B con la Pallavolo Belluno? È la più grande

Martedì 28 Maggio 2019
PALLAVOLO
«L'approdo in B con la Pallavolo Belluno? È la più grande soddisfazione della mia carriera». Quelle di Giovanni Candeago non sono parole qualsiasi. Perché Candy ha vissuto l'ebbrezza della serie A2, con la maglia del Mosca Bruno Bolzano. Eppure, nemmeno il debutto nella seconda categoria per ordine di importanza può superare l'emozione del volo in B insieme agli amici del Da Rold Logistics. Dopo il 3-0 in gara 1 di finale playoff, è bastato vincere un set (anzi, 2) a Bassano per ottenere il salto di categoria: «Per quanto mi riguarda, è la prima promozione in assoluto e, di conseguenza, ha un valore altissimo. Anche perché Belluno è la mia città. E in più sono riuscito a trascinare un gruppo di ragazzi che conoscevo da parecchio tempo».
Ve lo aspettavate?
«No. Quando siamo partiti, in settembre, mai avremmo creduto di raggiungere un simile traguardo. La sensazione finale è davvero magnifica. Abbiamo sofferto, i playoff si sono rivelati particolarmente tosti. Ma ce l'abbiamo fatta. Ed essere riusciti a riempire il palasport De Mas rappresenta un'emozione unica».
Quanto c'è di Giovanni Candeago in questa impresa?
«Ho solo cercato di portare la mia professionalità, acquisita a Trebaseleghe e a Bolzano. Due piazze in cui ho imparato tanto. E coltivato la cultura della pallavolo: la stessa cultura che ho cercato di portare in campo durante la stagione. Un esempio? Il sabato mattina mi recavo sempre nella palestra di Sergio Sartori (il preparatore atletico, ndr) per una sorta di riscaldamento pre-gara. Ebbene, prima dell'ultima partita, non ero più solo: con me, in palestra, c'era tutta la squadra».
Come si potrebbe definire questo gruppo?
«Ignorante e formidabile. Io e i miei compagni siamo inseparabili. Ci guardiamo in faccia nei momenti di difficoltà. E immancabilmente ne usciamo».
Dove avete festeggiato, dopo la trasferta di Bassano?
«In Birreria Pedavena. Un festone incredibile. Con noi c'era pure una cinquantina di tifosi. E, nel momento in cui siamo arrivati in locale, abbiamo ricevuto un bellissimo applauso».
In vista del futuro, e della serie B, come si può migliorare un organico di questo tipo?
«L'importante è partire subito con le idee chiare rispetto all'assetto, alla struttura. E ai giocatori da inserire per far sì che la squadra diventi ancora più forte. Poi è fondamentale curare nel dettaglio la preparazione durante l'estate. Quest'anno siamo arrivati sfiniti alla meta».
Candy sarà sempre un punto fermo del Da Rold?
«In realtà devo ancora firmare. Ho ricevuto offerte ma la mia priorità è Belluno anche perché qui ho il lavoro».
Dediche?
«Più che altro ringraziamenti. Alla mia fidanzata. E a mia mamma per avermi trasmesso energie positive. Grazie poi ai compagni: è grazie a loro se ho vissuto una stagione così straordinaria».
Marco D'Incà
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