Nomine tecniche Fir: contrasti e astensioni

Lunedì 1 Giugno 2020
RUGBY
L'infornata di nomine tecniche (ben 43) approvata dal Consiglio federale a tre mesi dalla scadenza del mandato divide il rugby italiano. La riunione è stata piuttosto contrastata e gli esponenti del gruppo Pronti al cambiamento, Roberto Zanovello ed Erika Morri, hanno criticato apertamente il metodo adottato dal presidente Gavazzi, astenendosi poi al momento del voto solo per rispetto nei confronti delle persone indicate. Il Palc avrebbe spiegato infatti che il dissenso non era tanto sui nomi (nel cui merito non si sono espressi), quanto sulla mancanza di un progetto tecnico che accompagnasse le nomine, progetto ritenuto necessario per la svolta tanto auspicata dopo i disastrosi risultati delle ultime stagioni e le tre partite dell'ultimo 6 Nazioni archiviate senza punti.
MANI LEGATE
Altre perplessità sono state sollevate relativamente all'opportunità di un maxi-pacchetto di nomine da 2 milioni di euro a stagione che vincolerà pesantemente il prossimo consiglio federale. In sostanza, chi eventualmente dovesse subentrare al presidente uscente, si troverebbe le mani legate da contratti corposi in essere: per cambiare e dare l'attesa nuova impronta tecnica alla Fir, sarebbe costretto, di conseguenza, a sacrifici economici pesanti. La stessa cosa di cui si era lamentato più volte lo stesso Alfredo Gavazzi, ricordando che il ct di allora, Jacques Brunel, se l'era trovato in eredità dal predecessore Giancarlo Dondi (e il francese qualche partita almeno l'aveva vinta). Per questo qualcuno ha anche auspicato contratti di minore durata (18 mesi, in relazione al fatto che il Coni, da quanto trapela, dovrebbe far slittare a dopo le Olimpiadi del 2012 le elezioni federali).
Metà dei costi Fir verranno assorbiti dalla Nazionale maggiore, composto da 13 persone, con in testa il riconfermato Franco Smith (con un accordo che si aggira sui 300mila euro a stagione). Complessivamente lo staff costerà un milione e 70mila euro di stipendi all'anno, con accordi in scadenza il 30 giugno 2024. Nel gruppo entrano gli ex Benetton Alessandro Troncon, come tecnico dei trequarti, e Corrado Pilat, responsabile delle skills. Di particolare rilievo l'arrivo a capo dei preparatori atletici del sudafricano Quintin Kruger proveniente dai Cheetahs, uomo di fiducia di Smith, che dovrebbe percepire un compenso di circa 100mila euro a stagione. I compensi per Under 20, accademie e centri di formazione incideranno invece per 367mila euro, l'area tecnica federale per altri 275mila, con parte dei contratti in scadenza il 30 giugno 2023, mentre lo staff della nazionale femminile peserà per 150mila euro.
Antonio Liviero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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