Niente deroga, Imola resta a porte chiuse

Giovedì 29 Ottobre 2020
Nostalgia, frustrazione e rammarico. Anche se non si spengono la voglia di Formula Uno e il piacere di vederla tornare a Imola dopo 14 anni di assenza, la situazione attuale costringe gli organizzatori e i tifosi a tirare la cinghia. Dopo che il Governo ha ribadito l'inflessibilità delle decisioni prese ed emanate con l'ultimo Dpcm, in cui è stata resa obbligatoria l'assenza di pubblico negli impianti sportivi durante le manifestazioni, il Gran Premio dell'Emilia e Romagna si svolgerà domenica a porte chiuse. Saranno ammessi al massimo 1.000 spettatori. Impegno, fatica e soldi buttati al vento. Il Comune voleva aprire le porte del circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari a 13.000 persone. I molti biglietti già venduti dovranno essere rimborsati. Le autorità hanno fatto tutto il possibile per ottenere una deroga ma la risposta è stata negativa. Un danno economico non indifferente considerando anche tutti i lavori effettuati per allestire tribune e schermi giganti lungo il tracciato e per sistemare il circuito sul piano della sicurezza, preparando anche accurati controlli sanitari per l'accesso all'impianto degli spettatori. Sabato le prove libere dalle 10, le qualificazioni alle 14, la gara domenica con partenza fissata alle 13,10. La Ferrari, con poco tempo a disposizione, porterà qualche altra piccola novità aerodinamica a Imola. Ma trattandosi di un circuito nel quale l'acceleratore viene spinto al massimo per il 77 per 100 del giro, ancora una volta ad essere determinante sarà la potenza del motore.
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