MURAGLIA CINESE IL MONDO AI PIEDI DI CONEGLIANO

Lunedì 9 Dicembre 2019
Un'italiana, e per la prima volta una veneta, sul tetto del mondo della pallavolo femminile 27 anni dopo la Teodora Ravenna. L'impresa porta la firma dell'Imoco Conegliano, che ieri a Shaoxing ha coronato alla perfezione il primo Mondiale per club della sua giovane storia, che con il titolo iridato di ieri ha già inanellato otto trofei in meno di otto anni, tutti concentrati nell'ultimo quadriennio. Il torneo si è concluso con la stessa partita che lo aveva inaugurato, ovvero Imoco Eczacibasi Istanbul. Stesse squadre, stesse arbitre e anche stesso risultato: 3-1 per le pantere trevigiane che come molto spesso accade hanno trovato nella padovana Paola Egonu il principale e più efficace terminale d'attacco della squadra. I 33 punti dell'opposto dell'Imoco e della Nazionale, sommati ai 39 del giorno precedente contro il Vakifbank campione uscente, fanno un totale di 72 palloni messi a terra in campo turco.
CIFRE DA CAPOGIRO
Cifre che fanno girare la testa non solo alle avversarie ma anche ai tifosi, che hanno brindato a prosecco a partire dalle 15 in punto di ieri, quando proprio Egonu ha spinto al di là della rete la palla morbida che è valsa il primo trofeo internazionale dell'Imoco, che si aggiunge a tre scudetti, altrettante Supercoppe e una coppa Italia. A Shaoxing le ragazze di coach Daniele Santarelli hanno fatto percorso netto abbattendo come birilli tutte le avversarie trovate sulla loro strada: l'Eczacibasi nel match d'esordio e in finale, e nel mezzo il Guangdong Evergrande, l'Itambé Minas e il Vakifbank. Quindici set vinti e solo quattro persi fanno capire perché nel Dream Team della manifestazione siano entrate ben quattro pantere: Egonu come Mvp del torneo, Hill banda, Wolosz regista e De Kruijf centrale. Premi più che meritati anche per la prestazione mostrata in finale, sporcata in maniera ininfluente da un black out occorso a Conegliano a metà del primo set, quando le campionesse d'Italia avevano doppiato le turche (16-8). Grazie a una Boskovic insidiosa anche al servizio, l'Eczacibasi ha messo a segno un parziale di 13-2 che ha girato il set, vinto dalle turche con punto finale dello stesso opposto serbo, una bomba che il muro dell'Imoco non è riuscito a contenere. È stato proprio quest'ultimo fondamentale, tuttavia, a fare la differenza nel complesso: 12 i muri punti dell'Imoco messi a segno da sette giocatrici diverse, solo cinque quelli dell'Eczacibasi, che è stata assai più fallosa delle avversarie con 23 errori gratuiti contro i soli dieci delle trevigiane. Con l'unico neo di Sylla, apparsa sotto tono rispetto ai suoi standard e sostituita a più riprese da Geerties (ma la schiacciatrice ex Bergamo ha avuto modo di brillare durante il resto del torneo), tutte le pantere hanno dato ciò che Santarelli e i tifosi si attendevano.
DUELLO
Il risultato è che dal secondo set in avanti l'Imoco ha praticamente sempre comandato il gioco, come sintetizzano bene i 18 punti complessivi di scarto. Inutile dire che il duello tra le due opposte top player lo ha vinto Egonu con 33 punti contro i 24 di Boskovic. A fine gara una raggiante Paola ha lasciato in spogliatoio la diplomazia e il francese e si è detta «felicissima per avere portato a casa questo campionato del mondo. Abbiamo combattuto fino all'ultimo, sono veramente orgogliosa di questa squada e spero che dopo le due coppe che abbiamo già portato a casa (la prima è la Supercoppa italiana del 16 novembre ndr) ne vinceremo ancora perché lavoriamo, ci facciamo un una gran mazzo e ce le meritiamo». Sorriso senza confini anche per Santarelli, condottiero di un'Imoco che non ha perso un colpo: «In finale abbiamo giocato un match incredibile con un equilibrio assurdo, sbagliando pochissimo e giocando tre set spettacolari. Credo che tutto ciò sia merito di un gruppo fantastico e di una società che ha lavorato tantissimo per raggiungere un risultato così importante, ringrazio in toto lo staff e la società».
Luca Anzanello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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