MILAN, ORA SPUNTA CONTE

Mercoledì 18 Luglio 2018
MERCATO
MILANO A volte ritornano. Zinedine Zidane e Antonio Conte hanno giocato insieme e vinto tanto a Torino per poi raccogliere gloria altrove (il primo più del secondo) e andarsene in modi diametralmente opposti. Ora i loro nomi tornano d'attualità per Juventus e Milan, con ruoli e prospettive differenti. Tra Zizou e la Signora è rimasto un legame forte e non è casuale che dopo le sue inattese dimissioni dal Real Madrid (e il tentativo mai smentito di Florentino Perez di ingaggiare Allegri al suo posto) si fosse parlato di lui per la panchina della Juventus. La conferma di Max ha stroncato questa ipotesi, ma le voci sul ritorno a Torino dell'ex capitano dei Bleus hanno ricominciato a girare ieri dopo le rivelazioni di Libertad Digital, portale spagnolo secondo cui Zidane arriverebbe alla Juve a ottobre con un ruolo dirigenziale, affiancando Paratici nell'area tecnica. L'acquisto di Ronaldo, legatissimo al francese, avrebbe avuto un ruolo decisivo in questa operazione.
CINESI AL CAPOLINEA
Che peraltro non è detto vada in porto: in serata è arrivata la smentita della Juve, puntualmente riportata da AS (quotidiano vicino al Real Madrid) secondo cui il ruolo che dovrebbe essere offerto a Zidane è già occupato da un'altra icona del popolo bianconero come Pavel Nedved. Diverso il discorso di Conte, fresco di esonero dal Chelsea (con possibili strascichi legali relativi al suo contratto), diventato il candidato di Elliott che gli affiderebbe la panchina del Milan oggi occupata da Gattuso. La clamorosa indiscrezione arriva da sportmediaset.it: la svolta potrebbe arrivare questo sabato, dopo il consiglio di amministrazione che sancirà l'uscita definitiva dei cinesi (l'ormai ex presidente Yonghong Li e i suoi tre uomini di fiducia inseriti nel vecchio cda) e la probabile nomina a presidente di Paolo Scaroni, il quale lunedì sera avrebbe incontrato ad Arcore Silvio Berlusconi anche per parlare del futuro dei rossoneri, a oltre un anno dall'uscita di scena dell'ex premier. Come nel caso di Zidane, anche qui è arrivata la smentita del club attraverso il portale Milan News (da non confondere con il sito ufficiale) che ribadisce la centralità del ruolo di Gattuso anche per la nuova proprietà. Di certo per i rossoneri questi sono giorni particolari: domani è attesa la sentenza del Tas di Losanna che potrebbe confermare o ribaltare il verdetto dell'Uefa sull'esclusione del Diavolo dall'Europa, decisione dalla quale dipenderà il mercato. Per ora a condurre le trattative sono sempre Fassone e Mirabelli, transitati a Londra per incontrare i rappresentanti di Elliott e per parlare con Morata, vecchio pallino del ds che già l'aveva cercato lo scorso anno. Il suo destino s'incrocia con quello di Higuain: tramontata l'ipotesi di uno scambio alla pari dopo l'arrivo a Torino di CR7, lo spagnolo potrebbe finire al Milan se il Pipita andasse a Londra, a meno che non sia proprio l'argentino ad approdare alla corte del Diavolo che intanto ha dato il via libera alla cessione di Kalinic all'Atletico Madrid.
OFFERTA DI 70 MILIONI
Futuro inglese invece per Alisson: il Liverpool ha alzato a 70 milioni l'offerta per il portiere della Roma che lo valuta 75. Parti dunque vicinissime, salvo rilanci del Chelsea che rischia di perdere Courtois, tentato dal Real Madrid. Altri affari: la Juventus ha prestato Audero alla Sampdoria e Rogerio al Sassuolo, l'Udinese ha prelevato dall'Huracan l'esterno offensivo Pussetto, Petagna lascia l'Atalanta per la Spal.
Carlo Repetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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