LO SCENARIO
ROMA Il giro di partite delle Nazionali, fra Nations League e amichevoli,

Martedì 20 Ottobre 2020
LO SCENARIO ROMA Il giro di partite delle Nazionali, fra Nations League e amichevoli,
LO SCENARIO
ROMA Il giro di partite delle Nazionali, fra Nations League e amichevoli, è stato disastroso dal punto di vista dei contagi Covid all'interno dei gruppi squadra. I 74 calciatori italiani usciti dalle bolle messe su dai club e in viaggio da una parte all'altra dell'Europa o del mondo, hanno moltiplicato il rischio di beccarsi il virus. Chi non si è salvato è uscito dalla disponibilità delle squadre di appartenenza per tutto il tempo necessario a guarire. È accaduto a Cristiano Ronaldo, partito sano da Torino e ammalatosi (pur se asintomatico) in Portogallo, costretto a saltare Crotone e, stasera, l'esordio della Juve in Champions a Kiev contro la Dinamo. Ma CR7 è solo il caso più eclatante: la Roma ha perso Diawara infettatosi nella sua trasferta in Guinea; il Crotone non ha potuto disporre del rumeno Dragus tornato malato dalla Under 21 della Romania.
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Altro giro, altra giostra. Ripartono le coppe europee e negli aeroporti d'Europa torneranno le comitive con borsoni e palloni al seguito. La Uefa (come la Fifa) non ha pensato minimamente a ridimensionare il calendario di nazionali e club puntando a recuperare la normalità in tempi che normali non lo torneranno ancora per molto. Viaggiare non è mai una buona idea con il virus agguerrito ancora in giro e non basta vietare o limitare il pubblico sulle tribune per far tendere allo zero il rischio contagio. A proposito di pubblico: la federcalcio europea ha acconsentito a fare entrare negli impianti un numero di spettatori fino al 30% della capienza. Misura ovviamente soggetta a restrizioni in base alle normative dei singoli stati. Così se all'Allianz Stadium portanno entrare al massimo in mille per Juventus-Ferencvaros, alla gara che si giocherà alla Groupama Arena di Budapest potranno assistere 7100 tifosi (tutti rigorosamente di casa). In Ungheria, infatti, alla Puskas Arena di Budapest si è già disputata la finale di Supercoppa europea tra Bayern e Siviglia (2-1 per i tedeschi) alla quale hanno potuto assistere 10mila spettatori.
LA SITUAZIONE
In questa prima fase a gironi la trasferta più insidiosa, in termini di Covid, è quella in Repubblica Ceca. A Praga e dintorni la situazione sta sfuggendo di mano e, a fronte di un numero di casi ancora non altissimo (173.885) negli ultimi 14 giorni il tasso di mortalità ha toccato il 6,5 ogni 100.000 malati. La più alta in Europa. Il Milan in Europa League, dovrà andare a far visita allo Sparta Praga il 10 dicembre e chissà tra poco meno di due mesi come sarà la situazione. Stasera la Juve è di scena a Kiev contro la Dinamo in un'Ucraina 25ª al mondo per numero di casi e undicesima per incremento di positività. Più tranquilla la trasferta dell'Atalanta, che domani è di scena in Danimarca per la sfida al Midtjylland: solo 35.392 i casi nel paese scandinavo con una mortalità nelle ultime due settimane di 0,4 ogni 100.000 casi. Giovedì, la Roma va a Berna contro lo Young Boys in una Svizzera con 74mila casi di Covid ma con un'impennata di positivi (+8.737) che ne fanno l'ottava al mondo subito dietro Belgio e Italia. E, a proposito di Belgio, si preannuncia blindato il viaggio della Lazio a Bruges per sfidare il Club Brugge in programma mercoledì 28 ottobre: il Belgio sta scalando le classifiche di casi e mortalità, arrivati nelle ultime due settimane rispettivamente a 756,9 e 2,9 ogni 100mila abitanti. Per questo Bruxelles si sta blindando: doppio tampone per chi entra nel Paese, stadio deserto, precluso anche ai giornalisti.
Romolo Buffoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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