LECLERC SALE SUL CAVALLINO

Mercoledì 12 Settembre 2018
LECLERC SALE SUL CAVALLINO
FORMULA UNO
Ora è ufficiale. Con un asciutto comunicato come vuole la tradizione Ferrari, la Scuderia ha annunciato la formazione per il 2019: «Nella prossima stagione agonistica di Formula 1 Charles Leclerc affiancherà Sebastian Vettel nel ruolo di pilota ufficiale». Che il giovane talento monegasco l'anno che verrà sarebbe salito in sella al Cavallino ormai c'erano pochi dubbi.
Il cerchio, però, si chiude nel modo migliore poiché il pilota che gli deve lasciare la Rossa, l'amatissimo Kimi Raikkonen, non dovrà affatto appendere il casco al chiodo. Anzi, potrà restare nel cuore dei tifosi tricolori poiché nel prossimo biennio sarà uno dei driver dell'Alfa Romeo-Sauber. La doppia operazione è di grande spessore, per i motori made in Italy e per l'intera Formula 1.
IL VOLERE DI MARCHIONNE
Probabilmente pensata dal compianto presidente Sergio Marchionne, che dopodomani sarà commemorato con una messa solenne nel Duomo di Torino, è stata abilmente portata a termine dal team principal di Maranello Maurizio Arrivabene che lo scorso gran premio a Monza ha avuto il supporto del nuovo numero uno Ferrari John Elkann (non bisogna dimenticare che è anche presidente Fca e rappresentante dell'azionista di riferimento di entrambe le aziende fra loro indipendenti) e dal nuovo ceo di Fiat Chrysler Michael Manley, ora supervisore pure di tutte le attività dell'Alfa e della Maserati. La mossa è parecchio azzeccata e cambia un po' lo scenario all'interno della nazionale rossa poiché, se il finlandese era un pilota esperto disposto a fare la seconda guida a Sebastian che ha sempre spinto per averlo al fianco, Charles è uno dei ragazzi più rampanti, un baby con il curriculum da fenomeno (ha vinto tutto dove ha corso).
Cosa non di secondaria importanza, Leclerc è anche il primo frutto dell'ormai consolidata Academy del Cavallino ad approdare in prima squadra, una risposta alla cantera Red Bull orchestrata da Helmut Marko che invece di campioni in Formula 1 ne ha già portati parecchi (da Vettel a Ricciardo, da Verstappen a Sainz).
GIOIELLO DELL'ACADEMY
Il principino, statene certi, non avrà né lo spirito né i galloni del gregario, sarà libero di esprimere il suo valore per diventare il pilota del futuro e contrastare nei prossimi anni l'olandesino volante Max.
Un attacco a due punte (almeno in prospettiva) sarà sicuramente un bene per il Campionato Costruttori e farà da stimolo anche per Sebastian che non potrà più adagiarsi su una squadra che punta tutto su di lui. Charles, forse, non vincerà subito; sicuramente lo farà prima dei quasi cento gran premi che ha disputato Raikkonen nella sua seconda vita a Maranello senza riuscire mai ad arrampicarsi sul gradino più alto del podio. Libero da giochi di squadra, il driver più anziano della F1 avrà la possibilità di liberare il suo spirito e darà un grande contributo di esperienza all'Alfa che è chiamata a rafforzare la propria crescita. Per Sebastian non è affatto una bocciatura poiché i vertici del Cavallino hanno piena fiducia nel tedesco che se riuscirà a limitare gli errori quando è sotto pressione resta il vero rivale di Hamilton, forse l'unico in grado di battere Lewis.
SERENITÀ IN SQUADRA
Seb ha ricevuto tante critiche per il primo giro del Gran Premio d'Italia e si è pure scusato, ma gli attacchi sono stati eccessivi poiché non è affatto vero che il suo errore ha fatto perdere una doppietta quasi certa alla Rossa davanti al pubblico amico.
Se in qualifica la Ferrari è stata davanti, in gara la Stella usava meglio le gomme e, come ha sverniciato Kimi, il campione del mondo britannico avrebbe probabilmente avuto la meglio anche su Sebastian. Il nuovo corso è una bella garanzia anche per il finale di stagione: certo di poter correre ancora per due anni con l'Alfa Romeo motorizzata Ferrari, Raikkonen sicuramente aiuterà Seb nella corsa al titolo come non ha fatto dieci giorni fa nel Parco.
Giorgio Ursicino
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