LA VIGILIA
MILANO Battute finali di un campionato segnato dal Covid. Per l'Inter

Sabato 8 Maggio 2021
LA VIGILIA
MILANO Battute finali di un campionato segnato dal Covid. Per l'Inter campione d'Italia la fame non si placa e oggi con lo scudetto cucito sul petto affronta in casa la Sampdoria per vincere ancora. Spazio a chi ha giocato meno per capirne il futuro ma anche per renderli parte di un sogno diventato realtà: si potrebbero rivedere in campo Ranocchia e Vecino, Young e Sanchez. Pinamonti ci spera così come Padelli.
Una lunga festa quella dell'Inter prima di sciogliere tutti i nodi della prossima stagione. La pandemia ha messo in ginocchio il calcio e la crisi ha tante facce. Tempo di risparmi e sacrifici che potrebbero condizionare un mercato che comunque si deve fare per dare ali per volare all'Inter di Conte.
La società è viva e presente. Lo scudetto dà ossigeno e nuove speranze. Il tecnico leccese, artefice di una stagione straordinaria, molto probabilmente resterà sulla panchina nerazzurra. Arriverà anche il tempo dei discorsi e dei vertici per delineare la strategia del club. Le aspettative sono tante, il gruppo è forte, compatto, euforico. E molto si può costruire con una politica di piccoli passi, con un bilancino che sapientemente porti equilibrio fra acquisti e cessioni.
Intoccabili Lukaku e Lautaro Martinez, una coppia del gol protagonista della cavalcata nerazzurra. I rituali della vigilia sono stati rivoluzionati da Conte che ieri ha lasciato spazio al suo staff tecnico. Tanti i ricordi e molte le sensazione di un biennio speciale.
Oggi, invece, spazio alla festa davanti allo stadio Meazza, in una sorta di recinto per tifosi delimitato da transenne e monitorato da centinaia di uomini in divisa. Calmate le acque dopo le polemiche per le presunte mancanze nella gestione dell'ordine pubblico, la città attende la nuova puntata di celebrazioni con la speranza di un pomeriggio pacifico.
TIMORI
Auspicio condiviso dalle forze dell'ordine, che non nascondono il timore di possibili tensioni con i tifosi meno rispettosi delle regole, soprattutto gli imprevedibili non strettamente legati ai gruppi storici. Il prefetto Renato Saccone ha imposto il divieto di consumare alcolici nell'area dopo l'arrivo della squadra. Gli ultras hanno rassicurato la questura, i leader del tifo organizzato si sono impegnati a salutare l'autobus dei propri beniamini e a disperdersi subito dopo. Tutto ciò rispettando la distanza di sicurezza e l'utilizzo delle mascherine. Lo hanno scritto chiaramente in un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook L'urlo della Nord: «Distanziamento e mascherina sono alla base di quanto programmato. Quindi tanto entusiasmo ma altresì disciplina ed ordine». Alle ore 14 nel piazzale dello Sport si attendono 3mila tifosi da contenere in un grande quadrato transennato. Domenica scorsa in piazza c'erano 30mila persone (dato della questura), quindi sarà da capire come potrà ridimensionarsi il popolo nerazzurro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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