LA STORIA
FONTANAFREDDA Multe benefiche per riuscire a iscrivere la società

Lunedì 29 Marzo 2021
LA STORIA FONTANAFREDDA Multe benefiche per riuscire a iscrivere la società
LA STORIA
FONTANAFREDDA Multe benefiche per riuscire a iscrivere la società al campionato. Piccolo calcio, grandi storie. Può essere il simbolico titolo di un film che racconta il calcio dilettantistico e i suoi protagonisti. Sono invitati a vederlo, anche se i cinema e i teatri restano chiusi, l'ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, i vertici della Figc, quelli del Coni e magari pure quelli della stessa Lega nazionale dilettanti. Che del resto si sono svegliati un po' tardi rispetto alla Riforma dello sport e a tutto ciò che essa comporta. Per il momento, comunque, rimane tutto in stand by. Se ne riparlerà a gennaio 2022. Nel frattempo si incrociano le dita con la speranza che chi di dovere metta mano a quel documento.
RACCONTO
Un film, si diceva, con un unico prologo: la passione. La trama è stata resa pubblica quasi per caso, portando alla luce in modo particolare l'attività svolta dal Ceolini, piccola realtà calcistica di una delle frazioni di Fontanafredda. Una storia postuma, visto che i protagonisti non avevano fatto nessuna pubblicità in merito. E allora ripercorriamo le tappe, nella convinzione che sia davvero una bella esperienza e che valga la pena raccontarla. Una delle tante belle storie, in fondo, che fanno da corollario al calcio dilettanti Campionato di Prima categoria. Stagione 2019-20 chiusa anzitempo a causa dell'emergenza sanitaria che ancora attanaglia l'intero pianeta. In cassa ci sono i soldi delle multe: euro sborsati da giocatori, dirigenti e tecnico per pagare una disattenzione, una parola di troppo in campo, magari anche qualche sproloquio nei confronti dell'arbitro o degli avversari. E anche ammende legate a chi aveva le scarpe piene di fango, oppure si era presentato tardi all'allenamento, senza avvertire per tempo. Tutto quantificato in moneta sonante in base al regolamento interno che è bene rimarcarlo rappresenta il filo indissolubile di tutte le squadre gruppo. Di solito il gruzzolo serve per un weekend post campionato, da trascorrere tutti assieme. Il Covid-19 ha mandato i piani in frantumi, con il lockdown imposto: che fare allora?
EPILOGO
Ecco il finale: l'intero ammontare del raccolto è stato donato dai giocatori alla società, per l'iscrizione alla stagione 2020-21, visto che era saltata anche una delle manifestazioni decisive per il sostentamento dell'annata sportiva e che i dirigenti-volontari pagano di tasca loro. Quegli euro inattesi hanno fatto da sprone. Anche se poi è stato déjà vu, con un altro stop diventato definitivo. Un regalo di gruppo a un mondo avulso da parole come lavoratore sportivo, gestione separata Inps e stadi vuoti come crateri lunari.
Cristina Turchet
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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